“Una vicenda inverosimile, causata da un dirigente dell’amministrazione pubblica comunale, con pesanti risvolti economici reali su un’impresa, la Delta Tour, che da anni contribuisce alla tutela e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico lungo il Piovego e di Padova” (Maurizio Ulliana, presidente Amissi del Piovego).
“Con estremo disappunto Le comunico che l’avvenuta demolizione del pontile di Delta Tour Navigazione turistica, situato presso la Golena comunale di San Massimo, sta creando seri problemi allo sviluppo sia della mia iniziativa turistica, sia del turismo non solo fluviale padovano” (Pietro Casetta, promotore dell’iniziativa turistica “Padova originale”).
Questo il tenore delle dichiarazioni dei soggetti interessati che si possono leggere poche ora dopo l’avvenuta demolizione dei pontili.
Andando indietro nel tempo, i pontili sono stati installati previa autorizzazione del Genio Civile di Padova (Regione Veneto), con pagamento del relativo canone annuale per l’occupazione dello spazio acqueo.
L’installazione dei pontili si era resa necessaria poiché nell’estate 1994 il progetto di sbancamento del terreno golenale “sino al pelo dell’acqua” del Piovego fu realizzato solo parzialmente e in modo inadeguato.
Il pontile era l’unico che consentisse ai disabili l’imbarco e lo sbarco lungo il tratto di corso d’acqua che va dalle Porte Contarine alla Golena di San Massimo.
Risultava inoltre in sintonia con il recentissimo Piano delle Acque, il primo e unico strumento di pianificazione urbanistica dedicato ai corsi d’acqua padovani. Il Piano prevede 16 approdi, uno solo dei quali, ed è proprio il San Massimo, a contemplare tutte le quattro tipologie di approdo presenti nel Piano stesso.
Si tratta del primo caso di demolizione di una costruzione abusiva, ma in realtà soltanto presunta tale, che avviene a Padova dal 1868, anno di entrata in vigore del primo Piano Regolatore postunitario.
Questa decisione impedirà fra l’altro lo svolgimento dei seguenti itinerari, i quali si sarebbero svolti con imbarco o sbarco presso la Golena: “Padova Mura e acque” (dalle Porte Contarine alla Golena comunale di San Massimo, con visita alle gallerie cinquecentesche); “Da Giotto a Libeskind” (itinerario in barca lungo le Mura cinquecentesche); “Le architetture del XXI secolo a Padova”; “Diversamente Padova” (in barca dalla Golena comunale di San Massimo al Parco d’Europa – itinerario per diversamente abili).
Per tale motivo è già partita una richiesta all’assessore al Turismo del Comune di Padova, Flavio Rodeghiero, “allo scopo che venga immediatamente ricostruito il pontile, ponendo quindi fine ad una situazione divenuta vessatoria nei confronti non solo degli operatori turistici, ma soprattutto dei loro utenti, dei cittadini e dello sviluppo armonico e organico del territorio”.
Elaborazione a cura di Lorenzo Marinelli, Redazione Ecopolis