Anche quest’anno Padova partecipa alla European Cycling Challenge, sfida europea in bicicletta, iniziativa a sostegno della mobilità ciclistica che quest’anno vede partecipare oltre 50 città europee.
Aderiamo in tanti, per dimostrare che questa – nonostante tutto – è una città ad alta vocazione ciclabile.
L’iniziativa, a discapito del nome, non rappresenta una competizione agonistica, ma intende misurare il numero di kilometri percorsi da parte dei ciclisti urbani nelle città che vi partecipano. Niente cronometri e abbigliamento sportivo, qui vengono semplicemente registrati i kilometri percorsi durante il mese di maggio dai cittadini che come mezzo di trasporto preferiscono, per mille buone ragioni, utilizzare la bicicletta!
Chi si iscrive (fallo qui, è gratuito!) può registrare le distanze percorse, che verranno aggiunte al contatore dei kilometri totali percorsi nella città.
Padova partecipa dal 2013, ogni anno con un maggior numero di ciclisti e con crescente numero di kilometri percorsi.
Alla sfida competono anche città con più di un milione di abitanti come Roma o Cracovia, dove i partecipanti sono molti di più; tuttavia nelle ultime due edizioni la città del Santo è risultata essere la migliore per kilometri registrati in rapporto al numero di abitanti.
Che Padova fosse una città vocata alla mobilità ciclistica non ci vuole molto a capirlo. Tuttavia gli attuali amministratori sembrano esserselo scordato, come dimostrano alcuni provvedimenti. La mancata realizzazione di piste ciclabili estremamente necessarie come quella lungo corso Milano, la cancellazione di altri percorsi molto utilizzati come quello lungo via Vittorio Emanuele o la rimozione della postazione del bike sharing di via Marzolo, non sono provvedimenti che facilitano o incentivano l’uso della bici. Il BiciMasterPlan delle nuove opere è finito da due anni in un cassetto.
Per fortuna, grazie anche all’attivismo di Legambiente, ASU, residenti e Parrocchia, l’ennesimo intervento che cancellava un’importante conquista per la mobilità sostenibile, la ciclo-pedonalizzazione di via San Francesco, è stato da poco rivista dal sindaco Bitonci. (LINK)
Risulta quindi necessario ribadire quanto la mobilità ciclistica sia largamente utilizzata: la sfida europea in bicicletta ce ne dà l’opportunità. Per questo motivo Legambiente Padova ha creato una “sua squadra”: aggregatevi (è possibile farlo in qualsiasi momento), non serve essere nostri soci, ma solo amici delle bici e voler dare più forza alle nostre richieste rivolte al Comune!
Ma non solo! Durante la competizione vengono raccolti molti dati relativamente a come e dove si muovono i ciclisti in città, le principali direttrici, l’origine e la destinazione: insomma una miniera di informazioni che consente di avere un buon quadro conoscitivo per pianificare e sviluppare i futuri interventi a sostegno della mobilità ciclopedonale, a patto che l’amministrazione sia interessata a muoversi in questa direzione.
Dall’analisi dei dati 2013, primo anno in cui Padova partecipò (oltre 45’000 i km percorsi), si vede come alcune strade, tra cui corso Milano, via Buonarroti e soprattutto via San Francesco, risultino essere vere e proprie autostrade per i ciclisti. Quei dati raccoglievano i percorsi di solo 300 utenti, tuttavia l’aumento dei partecipanti sta consentendo delle informazioni via via più rappresentative.
Iscriversi alla Cycling Challenge fa entrare in una sorta di circolo virtuoso, in grado di spronarci a utilizzare il meno possibile, almeno per un mese, l’automobile. Infatti facendo leva sul fattore della competizione e desiderosi di aumentare i kilometri, può capitare che ci si interroghi sull’effettiva necessità di utilizzare la macchina per spostamenti che ci sembravano irrealizzabili in bicicletta.
Partecipare alla European Cycling Challenge 2016 è gratuito e facilissimo. Serve registrarsi al sito http://cyclingchallenge.eu/it/iscriviti, inserire i propri dati e nella casella “Squadra” selezionare la città di Padova. Infine aderite al team di Legambiente scegliendoci nella casella “Gruppi”.
Una volta registrati e scaricata l’applicazione per smartphone, proposta dal sito e che usa il GPS del cellulare, basterà schiacciare il tasto “Play!” per iniziare a tracciare il proprio percorso in bicicletta, che una volta concluso, verrà registrato ed aumenterà i kilometri percorsi sia nel proprio profilo, in quello della squadra che nella classifica cittadina.
Chi vince e soprattutto cosa si vince? Ovviamente chi percorre più kilometri, ma anche tutti coloro che partecipando riscoprono quanto sia bello, sano e rapido muoversi in città con la bicicletta! Il Comune di Padova mette in palio due biciclette. La prima a chi percorrerà più kilometri durante tutto il mese di maggio, la seconda ad estrazione tra tutti i partecipanti alla competizione.
Anche noi abbiamo messo in palio dei premi per i primi tre ciclisti del gruppo “Legambiente Padova”. Sono una borsa in materiale riciclato da bici opera originale di Cicli e Ricicli Stefania, una “risistemata” alla bici presso la Stazione della biciclette della coop. Refuture ed una guida all’Anello del Parco dei Colli Euganei scritta da Gianni Sandon
Iscrivetevi e pedalate numerosi, dimostriamo che questa città ama la bici e vuole percorsi protetti, piste ciclabili, rastrelliere, altre stazioni del bike sharing ….
Fabio Castellini, Direttivo Legambiente Padova
Ps: chi non avesse un cellulare di ultima generazione può registrare il proprio percorso tramite PC. Accedendo al sito Cycling365.eu potranno essere inviati quotidianamente fino a 8 percorsi in bicicletta, che basterà ripercorrere disegnandoli nella mappa della città