I dati veneti del Rapporto Ecomafie di Legambiente e il rapporto di Libera sulle presenze criminali nei porti italiani sono i “pezzi forti” del mese
Di seguito il Rapporto sulla Legalità della CGIL Veneto di luglio, sezione ambiente, con “un occhio di riguardo” su Padova:
Rapporto Legambiente sulle ecomafie, i dati del Veneto. Legambiente ha presentato i dati sui fenomeni criminali riguardanti i reati contro l’ambiente (Ecomafie) del 2024. In Veneto ecomafia e corruzione ambientale sono costantemente presenti con parecchi reati, in crescita soprattutto il ciclo del cemento. Risulta Venezia di gran lunga la provincia con il maggiore numero di reati ambientali. I dati del Veneto: illegalità ambientale 1.823 reati su 65.334 controlli, 1.721 persone denunciate, 211 sequestri, 4.094 illeciti amministrativi e 3.790 sanzioni amministrative (nona posizione nazionale). Per il ciclo del cemento il Veneto si colloca al 6° posto tra le Regioni con 886 reati, 905 denunce, 20 sequestri su 31.011 controlli effettuati. Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, il Veneto è al 13° posto tra le Regioni con 363 reati,362 persone denunciate, 81 sequestri su 7.591 controlli effettuati. Nell’illegalità contro gli animali il Veneto è all’11° posto tra le Regioni con 367 reati, 307 persone denunciate e 81 sequestri su 8.416 controlli. Leggi anche
Rapporto di Libera 2025 delle proiezioni criminali nei porti italiani, il caso Venezia. Libera ha presentato un voluminoso rapporto sui porti italiani, con un focus specifico sul caso del Porto di Genova, il principale porto italiano. Oltre 70 pagine di diario di bordo 2025 (dati 2024) che prendono in esame la crescita delle operazioni di contrasto di eventi criminali in tutte le Regioni italiane di mare. La relazione considera due porti veneti (Marghera e Venezia) dell’Autorità del mare Adriatico Settentrionale. Nel triennio 2022-2024 sono 365 gli eventi criminali nei 42 porti italiani considerati (1 ogni 3 giorni), con Venezia a quota 15 (6 nel 2022, 2 nel 2023, 7 nel 2024). I 7 episodi criminali 2024 del porto di Venezia sono: 3 casi di contrabbando di sigarette; 2 casi di merce contraffatta; un caso di illecito finanziario; un caso di illecito valutario. Entrambi gli ultimi 2 casi hanno riguardato lingotti d’oro provenienti dalla Grecia. Per i carichi di droga, i broker preferiscono il trasporto per mezzo di container e i porti del Nord Europa. Le forze di contrasto al narcotraffico hanno istituito l’Alleanza Europea per rafforzare la sicurezza in tutti i porti dell’UE. Venezia è assente. Venezia non ha avuto casi segnalati nel 2024 di corruzione per l’attività portuale.
Brucia ex deposito abusivo a Villafranca (PD). A Taggi di Sotto di Villafranca Padovana, a pochi metri dall’autostrada A4, la sera del 4 luglio 2025 è divampato un incendio in un ex deposito abusivo che ha distrutto un capannone adibito a deposito di materiali in disuso, e fatto chiudere per ore l’autostrada da Grisignano a Padova ovest. L’incendio sarebbe partito da un punto vicino alla struttura, sviluppandosi tra i cumuli di plastica, cartoni, scarti vari e sostanze infiammabili. L’edificio, da anni in stato di abbandono, era stato trasformato in un deposito di fortuna ed era stato posto sotto sequestro giudiziario nel 2018 per lo stoccaggio irregolare del materiale. Non si esclude la pista dolosa dell’incendio per cui la Procura di Padova (PM Roberto D’Angelo) ha aperto un fascicolo e delegato a consulenti le ricerca della causa dell’incendio. I vigili del fuoco hanno lavorato molte ore per domare l’incendio (visibile a chilometri di distanza), e solo dopo la bonifica dell’area e la fine del rischio dell’alimentazione sarà possibile fare i primi rilievi. Evacuati nella notte i residenti delle abitazioni più vicine al rogo e chiusi in casa per ore gli abitanti di Limena e Villafranca a seguito del fumo acre. Si attendono i rilievi dell’ARPAV sulla qualità dell’aria. L’ex deposito era stato dissequestrato nel 2023 con l’onere di effettuare una bonifica dell’area. La morte del titolare, e la richiesta da parte del figlio di una proroga per effettuare lo smaltimento dei rifiuti interni, aveva dilungato l’intervento. La proroga era terminata da qualche settimana.
Fiamme alla Dario Group di Santa Giustina in Colle (PD). Nella notte tra il 16 e 17 luglio la Dario Group di Santa Giustina in Colle, società specializzata nel commercio di combustibili e legna, ha subito un devastante incendio. Sono accorsi i vigili del fuoco da Cittadella e Padova e i sanitari del SUEM 118. Per fortuna, visto l’orario dell’incendio, non ci sono stati danni a persone. Pare si propenda per l’ipotesi del dolo, puntando sulle telecamere di sicurezza per ricostruire l’accaduto (escluso il cortocircuito e l’autocombustione). Avviate le azioni di bonifica dopo il sequestro dell’area per gli accertamenti.
Controlli dei NAS dei Carabinieri a Padova. La campagna “estate tranquilla” ha portato ad una serie di controlli dei NAS dei Carabinieri di Padova a Padova e provincia (Terme) nei settori commerciali (ristorazione, pasticcerie, alberghi, piscine). Su 12 controlli nella seconda metà di luglio 2025, ben 7 hanno evidenziato irregolarità sanzionate con 15mila euro. Le principali violazioni sono: carenze igienico sanitarie, problemi strutturali, mancate indicazioni obbligatorie dei prodotti alimentari sfusi.
Tratto dal Rapporto mensile sulla legalità in Veneto redatto da Ilario Simonaggio, responsabile Osservatorio Legalità CGIL Veneto. Per chi volesse leggere la versione completa, il Rapporto sulla legalità è pubblicato sul portale della CGIL Veneto, nell’Osservatorio sulla Legalità del Consiglio Regionale Veneto nonché sul sito dei quotidiani NEM nello spazio riservato agli abbonati. Fonte del Rapporto sono i media locali e le ordinanze di custodia nei casi di associazioni criminali.
Redazione Ecopolis