Una camminata estiva in Folgaria

6Ore cinque, sveglia. Un quarto d’ora di preparativi e siamo operativi,  pronti per un lungo viaggio in auto di 90 chilometri circa. Quando finalmente mettiamo i piedi a terra, ci accorgiamo ancora una volta che ne è valsa la pena di alzarsi così presto.

Un’aria freschissima di montagna ci avvolge, ammiriamo con occhi pieni di meraviglia scenari affascinanti in cui si susseguono verdi boschi, spaziose radure e enormi montagne incastonate nell’azzurro del cielo. Appare ai nostri occhi l’incantevole borgo di Folgaria. Siamo qui in provincia di Trento, in una domenica di giugno,  per  uno spettacolare evento collettivo, “La marcia dei Forti”, una famosa e collaudata manifestazione podistica. Dopo le iscrizioni, due o tre squilli di tromba annunciano a tutti l’inizio della camminata (o della corsa): una banda di suonatori – esponenti della “magnifica comunità” di Folgaria in abiti caratteristici – ci accompagna con la musica lungo i primi metri del percorso. Eccoci  in cammino (o di corsa) lungo gli itinerari predisposti dagli organizzatori. Piano piano entriamo nel folto verde ombroso di un bosco di conifere, avanziamo su terreni soffici cosparsi di aghi di pino e di teneri fiori variopinti, poi affrontiamo sentieri sassosi e ripidi, sempre ricchi di sorprese, di particolari inaspettati e di panorami irripetibili. A un certo punto ci troviamo di fronte a una imponente costruzione in disuso, un forte militare costruito in occasione della prima guerra mondiale. È una delle fortificazioni che, appunto, hanno dato il nome a questa marcia, i cui itinerari si snodano lungo la cintura dei forti austro-ungarici noventecenteschi. Poiché quest’anno ricorre l’anniversario del primo conflitto mondiale, le impressioni si accavallano più intense davanti a questa eccezionale testimonianza storica. La nostra camminata di oggi in Folgaria è uno straordinario percorso tra natura e storia: a passi lenti assaporiamo la bellezza della montagna, ascoltiamo gli echi del passato, riflettiamo sul presente e volgiamo lo sguardo sul futuro. Una volta giunti al punto di arrivo, rimangono a lungo in noi sensazioni di serenità, di soddisfazione e di riconoscenza per la bellissima esperienza di oggi.

Folgaria, 29 giugno 2014

Gianfranco, Silvia e Marilena