Non meno dei beni architettonici, giardini, parchi e poderi storici fanno parte del nostro patrimonio culturale. Essi sono depositari di testimonianze, di valori e di conoscenza e anche protagonisti della storia dell’arte, considerata la loro regolare presenza nella pittura.
È una ricchezza molto fragile, essendo “vivente”, che deve essere tutelata e valorizzata con particolare attenzione, correttezza e costanza affinché il suo significato estetico e culturale resti vivo nel tempo. Occorre che tutti, cittadini, associazioni e istituzioni, siano consapevoli di essere i custodi di un tesoro lasciatoci in affidamento dal passato, un bene comune del quale fare un uso responsabile.
Così scriveva il Petrarca all’amico Moggio di Parma: “Se solo potessi mostrarti il secondo Elicona che per te e per le Muse ho allestito nei Colli Euganei! Penso proprio che di lì non vorresti mai più andartene”. E al fratello Gherardo decantava la sua “graziosa casetta cinta da un uliveto e da una vigna”.
Ma oggi se ne guarderebbe bene il Poeta dal far visitare il suo podere a parenti e amici. Se ne vergognerebbe, ridotto com’è questo podere a una boscaglia abbandonata (salvo una piccola parte amorevolmente curata dai custodi della casa). Si tratta di circa un ettaro e mezzo di cui è proprietario, assieme alla Casa, il Comune di Padova sin dal 1875, quando ha avuto il tutto in donazione dal cardinale Pietro Silvestri.
Possibile che il podere non goda delle stesse attenzioni della Casa? Già di per se stesso è un angolo di paesaggio affascinante, ma a renderlo una vera “reliquia” da offrire ai turisti più sensibili, dovrebbe essere il diretto collegamento con la vita del Poeta. Se non altro a sollecitare un po’ più di cura dovrebbe essere almeno un minimo di fiuto per una intelligente operazione di marketing culturale. Dove trovare un più significativo collegamento tra paesaggio, letteratura, prodotti del territorio?
A niente è servita l’interrogazione al Parco fatta ancora nel 2007, come pure il richiamo diretto al Comitato Esecutivo nel febbraio scorso (e del Comitato fa parte lo stesso sindaco di Arquà).E poi si parla tanto di “Parco letterario del Petrarca”!
Gianni Sandon – consigliere Ente Parco colli Euganei
tratto da Bassa padovana, laboratorio sociale, sintesi a cura di redazione di ecopolis