Un progetto per il Parco Prandina

Nel giugno 2018 il Comune di Padova ha sottoscritto con l’Agenzia del Demanio il protocollo d’intesa per l’acquisizione dell’area dell’ex Caserma Prandina: un’area di oltre 35.000 mq. Nel gennaio del 2019 l’Amministrazione Comunale ha richiesto ad Agenda 21 l’attivazione di un  processo partecipativo con l’obiettivo di raccogliere idee e proposte a supporto della redazione di un bando pubblico di progettazione per la riqualificazione dell’area, occasione per un più generale programma di rigenerazione di tutto il contesto urbano.

Un processo che da febbraio a giugno ha coinvolto con incontri quindicinali quasi un centinaio di associazioni cittadine ed i cui esiti sono stati approvati con apposita delibera di Giunta comunale del 23 luglio 2019.

Da allora però nessuna pubblicizzazione delle proposte emerse dagli incontri di Agenda 21 è stata effettuata e nessun seguito è stato dato all’impegno assunto per il concorso di progettazione. Il dibattito pubblico sembra essersi unicamente concentrato sulla richiesta di alcune associazioni di commercianti del centro storico di trasformare l’attuale parcheggio provvisorio in un parcheggio stabile e sulla possibilità di aumentare la disponibilità di posti auto, con la distruzione del verde esistente, sino alla totale asfaltatura degli spazi aperti.

Diciannove associazioni hanno quindi realizzato un Manifesto, una sintesi grafica interpretativa delle più interessanti proposte emerse negli incontri di Agenda 21, per  riaprire il dibattito sulla necessità di un progetto complessivo di sistemazione dell’area, un progetto che possa orientare anche i possibili interventi di uso temporaneo dei fabbricati e degli spazi aperti esistenti e che in prospettiva possa consentire la partecipazione ai bandi di finanziamento dello stato (8,5 miliardi per la Rigenerazione Urbana, previsti nella Finanziaria 2020) e di quelli preannunciati dalla Comunità Europea con la recente presentazione del Green Deal Europeo e dell’Agenda Urbana UE.  È d’altra parte doveroso richiamare l’Amministrazione comunale al rispetto degli impegni assunti con l’avvio del processo partecipativo di Agenda 21, ovvero l’impegno ad indire quanto prima un bando pubblico di progettazione di riqualificazione dell’area inquadrato in una più complessa strategia di rigenerazione tutto il comparto ovest del centro storico e di estensione e valorizzazione del Parco delle Mura e delle Acque.

In attesa di detto bando, il metaprogetto vuole anche sollecitare la presentazione da parte di artisti, architetti, associazioni e singoli cittadini padovani di idee, suggerimenti, suggestioni progettuali, che tengano conto dei criteri e degli orientamenti emersi nei workshop di Agenda 21.

Firmano:

Associazione Prandina Bene Comune, Amissi del Piovego, AR/CO – Architettura Contemporanea, Associazione culturale Researching Movie (River Film Festival),  Associazione per il Parco Agro-paesaggistico Metropolitano,  Associazione Tutela Ambiente e Salute,  CESP – Centro Studi per la Scuola Pubblica, Città Amica, CLAC – Comunità Libere Attività Culturali,  Comitato Difesa Alberi e Territorio, Gruppo Giardino Storico.

2 thoughts on “Un progetto per il Parco Prandina

  1. L’idea più conservatrice, passatista, e socialmente parassitaria, che si poteva proporre. Tra l’altro, la conservazione del nulla.

  2. Bentornato a Luciani, che si dimostra uno dei nostri lettori più affezionati. Ne sentivamo tanto la mancanza.

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