Un albero solare con gli studenti del Modigliani

Un distributore di energia pulita perché la Terra va salvaguardata. Gli studenti del Modigliani hanno realizzato un “albero solare”.

I ragazzi della 5C e della 4A del liceo artistico Modigliani di Padova hanno lavorato due mesi alla progettazione di un “albero solare”, vale a dire un dispositivo che ricorda un albero nella forma, ma con piccoli pannelli fotovoltaici in cima.
È un albero finto, pensato come un oggetto di design, che produce energia elettrica: il montante centrale costituisce il “tronco”, da cui partono, i “
rami” e quindi le “foglie”, ovvero i pannelli fotovoltaici, orientati in maniera da catturare la maggiore quantità possibile di luce solare durante la giornata. Le fogliedell’albero infatti, convertono l’energia solare in elettricità e la convogliano in una batteria centrale all’interno del “tronco”.


I vantaggi ambientali sono quelli dei pannelli solari normali per cui immettono energia pulita nella rete convertendo in elettricit
à i fotoni che vengono dal sole. E possono assolvere a molteplici funzioni: ricaricare cellulari, bici, monopattini, illuminare una piazza, fornire ombra. «Abbiamo pensato che in questa fase di transizione ecologica sia necessario coinvolgere i giovani della nostra società, attingendo alla loro creatività e preparazione e facendoli sentire partecipi di processi in atto – spiega il coordinatore delliniziativa Antonio Huaroto – e gli studenti hanno risposto con impegno e passione proponendo soluzioni interessanti. Di fronte alla carenza di gas abbiamo pensato a dei dispositivi in grado di dare energia alternativa e invece di puntare sui grandi impianti fotovoltaici, ci siamo focalizzati su strumenti in grado di produrre un kWh e quindi ricaricare gli oggetti che usiamo quotidianamente»

Gli studenti guidati dal loro docente Paolo Rinaldi hanno lavorato due mesi e sviluppato diversi tipi di “alberi solari”: si sono informati e documentati, hanno accolto con passione il tema della transizione ecologica, hanno pensato a come sentirsi energeticamente autonomi con tablet, cellulari e bici elettriche. Alla fine i ragazzi hanno prodotto una trentina di progetti e usato la stampante 3d per realizzare i modellini.

MM – Redazione Ecopolis