Tra ecologia e letteratura

Serenella Iovino, Ecologia Letteraria. Una strategia di sopravvivenzaEdizioni Ambiente, Milano 2006.

L’ecologia sta conquistando negli ultimi decenni una rilevanza di primo piano in ambito accademico. Il nuovo lessico, specie in filosofia morale e politica, (ri)scopre termini quali olismo, anti-specismo, complementarietà, rapporti orizzontali non gerarchici, cura, responsabilità. Il fiorire esplosivo di questa corrente culturale non ha lasciato indifferente la stessa letteratura. “Come possiamo, da critici letterari, rispondere alla crisi ecologica in atto?” Questa la domanda che ha inaugurato nell’ambiente anglosassone dei primi ’90 il cosiddetto ecocriticism: una corrente di critica letteraria ecologicamente orientata, che a sua volta influenza reciprocamente autori e romanzieri contemporanei.

Può la letteratura salvare il mondo? , se la crisi ecologica è una crisi innanzitutto culturale. La letteratura pare dunque lo strumento più indicato per allenare sguardo e fantasia su altri mondi possibili, su oggetti non ancora innalzati a dignità di soggetti rappresentabili; un’essenziale operazione pedagogica sulle possibilità di concepire creativamente e in altro modo i rapporti con la comunità bio-organica di cui siamo parte.

L’autrice – docente di Filosofia Morale all’università IUAV di Torino – parte precisamente da tale premessa per introdurre per la prima volta l’ecocriticism in Italia, con un lavoro di grande merito. Opere e autori analizzati sono a volte delle piccole perle misconosciute al grande pubblico. Lo riproponiamo con piacere, a sei anni dalla pubblicazione.

N.B. E’ previsto uno sconto del 30% per i soci Legambiente su tutti i volumi della Casa Editrice.

Davide De Martini