“Avvicinarsi a questi luoghi feriti in punta di piedi” per “riappropriarsi degli spazi” e “creare un ponte di conoscenza per confrontare fra loro esperienze diverse, muovere una piccola economia”.
Il “camminare potrebbe essere uno dei percorsi per arrivare a un nuovo umanesimo”. Sono solo alcune delle testimonianze di chi ha percorso la Lunga Marcia nelle Terre del Sisma, una delle esperienze di gestione sostenibile del territorio che verranno presentate da ACS – Associazione di Cooperazione e Solidarietà e altre associazioni padovane, il prossimo 26 febbraio e 12 marzo a Padova.
La sesta edizione della “Lunga Marcia nelle terre del sisma 2017”, una camminata-evento organizzata da Movimento Tellurico, FederTrek e APE-Roma, è partita da Fabriano il 28 giugno scorso ed è giunta a L’Aquila l’8 luglio.
Una sequenza di passi (lunga più di 200 km!) che ha unito i luoghi epicentro degli ultimi distruttivi terremoti con il capoluogo abruzzese, per tessere reti di relazioni solidali e dar voce alle necessità, ai progetti e all’impegno di chi si sforza per resistere e ricostruire una nuova prospettiva di vita. L’esperienza ha colpito a tal punto escursionisti, guide ed esperti di rilievo nazionale da volerla trasformare da “evento” a un “Cammino nelle Terre Mutate“, un percorso escursionistico a disposizione di tutti gli appassionati di trekking e cicloturismo e un progetto di valorizzazione territoriale e sviluppo locale che sta raccogliendo tuttora adesioni e collaborazioni.
Si tratta di un progetto concreto che si pone come obiettivo quello di favorire il ritorno di un turismo lento nei Comuni duramente colpiti dagli ultimi terremoti del centro Italia (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), attraverso i sentieri escursionistici e ciclabili di due importanti Parchi Nazionali (Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga).
Per documentare e diffondere l’esperienza, è stato realizzato da Francesco D’Amore e Raffaele Pugliese il reportage di viaggio(vedi il trailer qui) che racconta le storie di chi ha partecipato agli 11 giorni di Cammino ma anche di chi il terremoto lo ha subito, le tante persone che stanno faticosamente lottando per ricominciare una vita nelle Terre Mutate.
La proiezione del reportage sta raggiungendo diverse città italiane, e arriverà a Padova il 26 febbraio (alle 17,45 in Sala Peppino Impastato presso Banca Etica, in via Cairoli 1), dove sarà presentato da Enrico Sgarella di Movimento Tellurico, Katya Mastantuono di Banca Etica e Tatjana Bassanese di Acs – Associazione di Cooperazione e Solidarietà. Partendo dal documentario, saranno presentati alcuni progetti di riavvio su basi sostenibili dell’economia dell’Appennino terremotato.
La serata sarà il primo di due appuntamenti dal titolo “Terre fragili, terre preziose”, dedicati alle possibilità di gestione sostenibile del territorio e che, dall’Appenino terremotato, tornerà al contesto padovano il 12 marzo (pure alle 17,45 in Sala Peppino Impastato) con “La campagna da non perdere”. Partendo dal documentario Il Circolo Wigwam Il presidio di Davide Mella (vedi il trailer qui), saranno presentate alcune iniziative di preservazione e gestione sostenibile degli ultimi scampoli di campagna a Camin e nell’area del Basso Isonzo. Interverranno Stefano Pagnin (Circolo Wigwam Il Presidio), Sergio Lironi (Legambiente Padova), Franco Zecchinato (El Tamiso) e Gianni Tamino (Acs – Associazion di Cooperazione e Solidarietà).
Movimento Tellurico e Acs Padova – a cura di Annalisa Scarpa redazione ecopolis