Case padovane, un colabrodo energetico

termoCon oltre 7000 case sfitte (l’equivalente di tutte le abitazioni presenti a Montegrotto Terme) in città, la crisi del settore immobiliare e l’aggravarsi del problema del consumo di suolo diventa necessaria la conversione del settore edile alla riqualificazione dell’esistente, soprattutto dal punto di vista energetico.  Considerando inoltre che il 75% delle abitazioni ha più di trent’anni, il settore dell’edilizia si trova di fronte a un’occasione da non perdere. Ci sono però vari modi per ristrutturare o costruire gli edifici e con la campagna “tutti in classe A” Legambiente ha voluto verificare proprio questo svolgendo un’analisi a campione sulla “resa energetica” delle abitazioni padovane (le classi A, B, C, D ecc. sono le categorie energetiche in cui rientrano i fabbricati: la classe A è la più virtuosa). Leggi di più

Speculazioni edilizie: diaspora del residence Parco Iris

imagesCol Piano Regolatore del 1954, Piccinato configurò l’intera fascia compresa tra Via Canestrini e Via Forcellini come uno dei cunei verdi della città, rendendola agricola. Anche dopo la variante ai servizi del 1974 ha sempre avuto una destinazione urbanistica tale da non consentire alcuna cubatura edificabile ed i tentativi d’approccio dei proprietari (sempre gli stessi) con la pubblica amministrazione non hanno portato ad alcun risultato positivo. Improvvisamente, nei primi mesi del 2001 è accaduto quello che prima non era successo in tanti anni: alcune Società, ma “medesimo soggetto”, hanno acquistato terreni a prezzi sui 30/40 Euro al metro quadro ed il Comune ne ha variato l’indice di cubatura fino poi ad assegnare un metro cubo ogni metro quadro, moltiplicando esponenzialmente il valore degli stessi. Leggi di più