Al via il Moffe: cinema e ambientalismo al Monnezza Film Festival

cinema all'aperto moffeEconomico da produrre e con una forte componente divulgativa e informativa: nonostante queste prerogative, il documentario made in Italy è ancora una risorsa poco compresa da distributori e produttori, che spesso non sanno come proporli nelle sale.

Tuttavia, oggi sono sempre più diffusi i festival locali che promuovono documentari indipendenti, alcuni dei quali legati a tematiche sociali specifiche come l’ecolologia e la protezione dell’ambiente. È il caso, ad esempio, del Moffe – Monnezza Film Festival, Leggi di più

Riqualificare per non distruggere. Gli edifici industriali abbandonati alla Stanga come occasione di valorizzazione urbana

archeologia industrialeSiamo in zona Stanga, precisamente tra via Antonio Gramsci e via Carlo Goldoni. Ad un osservatore esterno, il luogo comunica una sensazione generale di abbandono, con le sue fabbriche chiuse, i cantieri e i capannoni in disuso, gli scheletri degli edifici e le strade interrotte o mai ultimate.

Il degrado e la sporcizia regnano sovrani all’interno come all’esterno delle strutture. Uno scenario umiliante e tetro per gli abitanti del quartiere.

Cumuli di immondizia e rifiuti di ogni genere si stagliano in quella che negli anni è diventata una gigantesca cloaca a cielo aperto Leggi di più

‘Spaesati’: luoghi dell’Italia in abbandono

spaesatiFuturo e rovine sembrano termini incongrui. Eppure il racconto dell’Italia caduta ai margini e spaesata (dalle baite alpine del nord-ovest un tempo teatro della guerra partigiana, alle cascine della Bassa ora riabitate da Indiani fino ai borghi irpini, abruzzesi del post terremoto e alla Calabria dei tanti paesi abbandonati) suggerisce un vocabolario inatteso che ci attrezza al futuro impervio dei nostri giorni: la tenacia del fragile, la speranza nella memoria, il senso (così concreto in montagna) del limite troppo spesso varcato.

L’itinerario della Tarpino dalle Alpi scende alle grandi cascine della pianura attorno al Po, scenari delle lotte contadine del dopoguerra e, ora, luogo di vita e di lavoro degli immigrati indiani che, utilizzando le più sofisticate tecnologie installate nelle stalle, sostituiscono, nell’accudimento delle mucche, i mungitori e i lavoranti agricoli che facevano da sfondo alla narrazione cinematografica di Novecento, il film di Bertolucci girato proprio in questi luoghi. Leggi di più