Una passeggiata nella patria dei Carraresi

 carrare3C’è un lembo di territorio, a est dei Colli Euganei e a nord dell’Adige, che è stata la culla dei Carraresi, signori della Padova medievale. Il nucleo di questo antico feudo imperiale è ora il territorio di Due Carrare, dove le testimonianze lasciate dai Carraresi prima e dai Veneziani poi sono davvero molte. Si parla di castelli, abbazie, mulini, ville venete.

Oltre a questo, vi è l’aspetto idrografico e naturalistico, strettamente connessi, che fanno di Due Carrare un’oasi relativamente ricca di biodiversità nel panorama padovano. Leggi di più

Mobilità veneta: mancanza di fondi e di sistemi integrati

Aimagesl Convegno “Infrastrutture e trasporti al servizio del turismo: proposte per il Veneto” che si è tenuto a Mestre il 22 maggio 2013 dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori dei trasporti e del turismo della CGIL Veneto, sono emerse proposte specifiche e attuabili per ogni comparto del trasporto turistico e per ogni area del Veneto Leggi di più

Da Pernumia a Bruxelles 2400 firme per chiedere la bonifica della ex C&C

c&c_pernumia_bruxells1A Pernumia c’è un vecchio capannone, in stato di abbandono dal 2005, data in cui fu sequestrato nell’ambito di un procedimento giudiziario per traffico di rifiuti tossici, che contiene 52.000 tonnellate di materiale tossico e cancerogeno. E’ quel che rimane della azienda C&C (vedi la storia sul sito del La Vespa). Il rischio grave è che si disperdano nell’ambiente.

Per questo motivo mercoledì 20 marzo 2013 una delegazione di rappresentanti del Comitato SOS C&C è andata a Bruxelles Leggi di più

Ecologia Open Source

gvcs-cropOSE è l’acronimo per Open Source Economy. L’idea è partita da un fisico 39enne americano con un Phd Fusion Energy, Marcin Jakubowski, ritiratosi a coltivare una fattoria nel Missouri dopo una vita passata da Consumatore. Vista l’impossibilità di riparare il suo vecchio trattore se ne è costruito uno nuovo, smontabile in ogni sua parte, con motore sostituibile e ruote che si smontano in 5 minuti, ad un costo pari ad un decimo (1/10) di quelli commerciali e molto più robusto. Ha progettato assieme alla community, oltre al trattore, 50 macchinari ripensati con criteri ecologici necessarie per vivere con le comodità moderne. A lui si è aggiunta una comunità internazionale che lo aiuta con idee, progetti, test delle macchine. Al momento hanno costruito 20 delle 50 macchine previste..

In Italia il 1° gennaio 2012 è nata OSE Italia a Padova, che ha già prodotto due macchine per la produzione di mattoni di terra cruda per la bioedilizia, e sta progettando una macchina per la lavorazione industriale delle fibre di canapa. Leggi di più

La razionalità femminile unico antidoto alla guerra

Angela Giuffrida, La razionalità femminile unico antidoto alla guerra, Editore Bonaccorso, 2011, pagg. 427, 20 euro

Il tema della guerra viene affrontato in modo diverso da come è stato fatto finora, focalizzando il nesso guerra-pensiero dominante e soprattutto indicando la soluzione a una fase storica che sembra portarci verso l’autodistruzione. La guerra infatti nasce dal deprezzamento della vita in senso lato, e diventa aggressione contro la vita umana in primis, e poi contro la vita del pianeta. È un’attività che quindi lavora per distruggere il genere umano e il suo habitat.

Per superare il generale deprezzamento della vita e l’esasperato antagonismo tra le comunità umane è necessario un radicale cambio di prospettivaSolo le donne possono assicurarlo perché, in sintonia con l’esperienza del loro corpo che crea la vita e la mantiene in essere, sono capaci di accogliere nella loro mente il reale, contenendolo nella sua interezza, complessità e intima coesione. La comprensione di ciò che un vivente è, la matura accettazione delle sue possibilità e dei suoi limiti, caratterizzano la razionalità femminile che, nutrendosi di vita non di illusioni, è in grado di gestire sistemi aperti quali noi siamo.

Informa l’intero saggio la convinzione che la violenza in tutte le sue forme, compresa la guerra, non potrà essere cancellata dalla faccia della terra, fintantoché l’assetto cognitivo che la produce continuerà a detenere il monopolio del pensiero dell’umanità. L’assetto cognitivo dominante è infatti strutturato sul dualismo, quindi sul conflitto, e per questo non consente di vedere l’intricata rete di nessi su cui invece l’organismo vivente si fonda.

Per approfondire il tema della Femminità si veda www.ortosociale.org

Annachiara Capuzzo