Stop al cemento con la permuta Iris-Boschetti

Un risultato storico per la città, che speriamo possa davvero segnare un cambio radicale di filosofia nelle politiche urbanistiche.

 

Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di Padova ha approvato l’accordo che permetterà di evitare alcune nuove costruzioni previste nei terreni verdi accanto al Parco Iris grazie a una permuta con la quale i proprietari, che qui avrebbero potuto costruire, cederanno per intero i loro terreni al Comune e avranno in cambio le palazzine di piazzale Boschetti. Un risultato molto positivo perchè il Parco Iris verrà notevolmente ampliato (area n° 2 della mappa) fino a raggiungere una dimensione di 25 ettari e diventando così uno dei parchi urbani più estesi della nostra Regione. Al tempo stesso l’edificabilità prevista in quest’area verrà scambiata con cubatura già esistente, senza intaccare altre aree verdi del nostro comune.

La minaccia di nuove cementificazioni nel cuneo verde “dell’Iris” non è ancora del tutto sventata: preoccupano in particolare le nuove costruzioni ancora previste sui terreni della Scuola di Inglese e a fianco dell’area giochi del parco (rispettivamente nella mappa contrassegnati col n° 3 e n° 4). Ciononostante, per il nostro comitato, nato nel 2006 con lo scopo di fermare la cementificazione e ampliare il parco Iris, questa è un’importante vittoria tutt’altro che scontata. Per tanti anni infatti le precedenti Amministrazioni Comunali avevano sempre affermato che era impossibile scongiurare le nuove costruzioni e, il Sindaco Bitonci, aveva addirittura reso edificabili anche parte dei terreni ad ovest del parco.

La soluzione adottata dall’attuale Amministrazione Comunale, recuperando e valorizzando delle palazzine abbandonate, permetterà di preservare una delle ultime aree verdi rimaste all’interno della città, in una zona a rischio allagamenti.  Confidiamo che questo importante risultato per lo stop al cemento nei cunei verdi cittadini possa rappresentare, come ha dichiarato il Sindaco Giordani, una “linea di non ritorno, un cambio radicale di filosofia” nelle politiche urbanistiche di una città che ha già consumato il 50% del suolo e che proprio in questi giorni torna a fare i conti con la possibile cementificazione di un altro suo polmone verde al Basso Isonzo contro la quale è possibile “firmare questo l’appello” per il parco agricolo.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro, e sono davvero molti, che ci hanno sostenuto, in questa difficile battaglia.

Il Coordinamento del Comitato Iris