Anche quest’anno Legambiente aderisce al bando del Servizio Civile Nazionale.
Nella nostra regione più di una possibilità per un’esperienza di volontariato tra il locale e il globale: due i progetti a tema sostenibilità ambientale a cui fare domanda per prendere servizio nelle città di Padova, Rovigo e Vicenza.
C’è tempo fino al 26 giugno per presentare la propria candidatura.
Come ha origine questa forma istituzionale di cittadinanza attiva?
Il servizio civile nasce, come alternativa al servizio militare obbligatorio, grazie alla promulgazione della legge del 1972 che consente l’obiezione di coscienza se motivata da «profondi convincimenti religiosi o filosofici o morali». Una norma ottenuta da un forte e diffuso movimento pacifista e nonviolento, insieme ai molti obiettori di coscienza che rifiutavano la leva per i motivi più disparati, da quelli religiosi a quelli più o meno prettamente politici.
Uno dei più famosi obiettori fu Piero Pinna che ha speso tutta la vita a diffondere la cultura della nonviolenza e il rifiuto delle armi e degli eserciti di ogni colore: anche grazie alla sua scelta radicale per la prima volta 45 anni fa, al posto del servizio militare non c’erano più le patrie galere ma la possibilità di «servire la Patria» in modo nonviolento: si poteva mettersi al servizio della comunità con attività di solidarietà, cooperazione e tutela dell’ambiente.
Fino alla legge del 2000 che sospende la leva obbligatoria per la generazione di ragazzi dal 1987, il servizio civile è rimasto una scelta non libera: a partire dal 2001, con l’istituzione del Servizio Civile Nazionale non più sotto la gestione del Ministero della difesa, è divenuto invece occasione di scoprire il volontariato nelle associazioni del terzo settore o, se già si hanno fatto percorsi di cittadinanza attiva, di compierne una forma più strutturata con un rimborso spese. Per chi scrive è stata anche l’occasione per cambiare città e mettersi in gioco, scoprendo una realtà, come quella padovana, che difficilmente avrebbe potuto conoscere una volta uscito dall’università.
Legambiente Veneto aderisce al bando del Servizio civile 2017 (qui il testo) con due progetti, uno locale e uno nazionale: sul sito del servizio civile nazionale si trovano le informazioni ed è possibile scaricare testi dei progetti in pdf.
A livello locale, nella nostra città, ci sono due posti a Legambiente Padova per il progetto Orto +: a partire dal tema degli orti urbani, come Gasparorto (una realtà di cui abbiamo parlato qui), l’obiettivo del progetto è diffondere la cultura della sostenibilità anche per quanto riguarda il cibo, facendo rete tra diverse realtà locali padovane come l’Arci e l’Associazione studenti Universitari.
A livello nazionale, nella nostra regione c’è invece il progetto Sostenibilità ambientale diamoci da fare con il fine di monitorare e prevenire l’inquinamento: ci sono due posti a Legambiente Padova, due nel circolo di Rovigo e altri due posti nel progetto analogo che si tiene a Vicenza. Grazie al progetto si porteranno avanti storiche iniziative e campagne di Legambiente, come Festambiente, Treno verde, oltre ad occuparsi del tema degli stili di vita tramite gli sportelli energia locali per l’acquisto di pannelli solari, ideati dall’associazione ambientalista.
Parte rilevante del servizio civile anche quella dedicata alla formazione: una di carattere specifico riguardante il progetto e una di carattere generale, in cui si tratta la storia e le idee che hanno portato all’istituzione del servizio civile nazionale. Un momento importante per diffondere, in tempi di guerre, la cultura della nonviolenza e della disobbedienza civile di fronte a leggi e ordini che non si conformano a ciò che riteniamo giusto.
Luca Cirese – redazione di ecopolis