Ripristinare l’ecosistema e proteggere la biodiversità ci permetterà di combattere il cambiamento climatico e migliorare la salute umana.
Come anticipato il mese scorso, continuiamo il nostro appuntamento internazionale, presentando un articolo di META, il canale di notizie dell’European Environmental Bureau (EEB), dedicato a un tema a cui Legambiente Padova ha dedicato molti progetti in questo periodo: la biodiversità.
La biodiversità è la straordinaria varietà della vita sulla Terra, e noi umani ne siamo parte e siamo completamente dipendenti da questa rete di vita: ci dà il cibo che mangiamo, filtra l’acqua che beviamo e fornisce l’aria che respiriamo. La natura è importante per il nostro benessere mentale e fisico quanto lo è per la capacità della nostra società di far fronte ai cambiamenti globali, alle minacce alla salute e ai disastri. Abbiamo bisogno della natura nelle nostre vite.
Come riporta nel suo intervento Laura Hildt dell’EEB, solo ripristinando l’ecosistema e tutelando la biodiversità si potranno combattere le crisi che il nostro pianeta sta vivendo, come il cambiamento climatico, per migliorare la salute umana. Ecco perché si chiede alla Commissione europea di pensare a una nuova legge che sia abbastanza ambiziosa e che riesca a unire tutte le sinergie necessarie per ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità.
La conservazione della biodiversità ha potenziali benefici economici diretti per molti settori dell’economia: gli investimenti di capitale naturale, compreso il ripristino di habitat ricchi di carbonio e un’agricoltura rispettosa del clima, sono riconosciuti come tra le cinque più importanti politiche di ripresa fiscale, che offrono elevati moltiplicatori economici e un impatto positivo sul clima. Ecco perché questo tema sta ricevendo, sempre più, una maggiore attenzione da parte del pubblico.
Sono stati individuati tre punti che l’UE dovrà considerare per dare vita ad un’azione che, partendo dalla tutela della Biodiversità, ci permetterà di affrontare le crisi stanno definendo il nostro tempo come l’estinzione di massa e il riscaldamento globale.
- Il Tempo
Le Nazioni Unite hanno lanciato il Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino dell’ecosistema in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il 5 giugno. Dopo che la comunità globale, non è riuscita a raggiungere l’obiettivo del 2020 di ripristinare il 15% degli ecosistemi degradati. Abbiamo tempo fino al 2030. Gli scienziati hanno identificato questo decennio, come l’ultimo lasso di tempo per poter affrontare la crisi climatica e raggiungere gli obiettivi necessari per lo sviluppo sostenibile. Il tempo sta passando, è necessaria quindi un’azione rapida.
- La sinergia
Nel rapporto congiunto redatto dai massimi esperti mondiali di biodiversità e clima, dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES) e dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), si conferma la necessità di soluzioni sinergiche: salvaguardando la biodiversità si potrà combattere la crisi climatica e tutte le sue conseguenze.
Gli approcci attuati per la conservazione della biodiversità, come l’istituzione delle aree protette, sono stati essenziali fino ad oggi, ma non più sufficienti per arginare la perdita di biodiversità su scala globale. Bisogna fermare la perdita e il degrado degli ecosistemi ricchi di carbonio e biodiversità, questa sarebbe una della soluzioni più rapide ed economiche per la mitigazione del clima.
- una legge di ripristino entro la fine dell’anno.
Per garantire una strategia dell’UE per la biodiversità per il 2030, i deputati hanno chiesto obiettivi di ripristino giuridicamente vincolanti per recuperare il 30% del territorio dell’UE su terra e mare. Per questo la Commissione Europea proporrà una legge entro la fine dell’anno. Questa legge ha il potenziale per cambiare le regole del gioco per la biodiversità e il clima.
Tiziana Mazzucato, redazione Ecopolis
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