Perché anche i bambini sono alberi

Abbiamo ricevuto una testimonianza preziosa “sulla bellissima esperienza Let’s plant together in cui tutti noi siamo diventati piantumatori di alberi e speranza”

Hanno rami e hanno radici. Anche loro, i bambini.

I sogni e i desideri sono forse i loro rami.

E le loro radici? Sono forse le loro memorie, impresse nei loro giorni.

E io sono certa che avranno una grande memoria del 22 Marzo 2024, un venerdì apparentemente ordinario della loro quinta elementare diventato straordinario.

Una passeggiata lungo il fiume ha condotto i bambini della scuola primaria Arcobaleno allazienda agricola Arakè dove ad accoglierli cera un silenzio tutto verde. Galline e caprette e il sorriso di Matteo Sandon. Poi un altro sorriso, quello di Elisa, non lì per cantare, ma lì per piantare alberi. Con loro.

E tutti siamo diventati parte di un grande progetto: piantare vita. Scavare, riempire, custodire. Alberi e sogni. Radici e memorie. Abbiamo scavato dentro di noi, zolle di azioni che ci rendono migliori. Insieme.

E poi scavare ancora in classe, scrivere, per non dimenticare. Tracce di terra impresse nelle nostre mani, ma anche zolle di poesia che ci smuovono dentro.

Questa la poesia di Matilde, segno e sogno che i bambini fioriscono ogni giorno che li si accompagna in esperienze significative allaria aperta. E che la scrittura stessa è seme, speranza e respiro di vita.

Un albero è una vita

Un albero è una vita,

conserva i ricordi nelle foglie,

vede noi bambini attorno a lui

e affonda le radici nel terreno.

Mi hanno colpito molto le radici

quelle attorno alla terra,

quando abbiamo tolto il vaso:

mi sembrava lo stessero

abbracciando.

(Matilde, 5 B)

Ecco, prendo in prestito la parola magica usata da Matilde perchè “abbraccio” è forse la parola che può riassumere al meglio quello che tutti noi abbiamo provato: sentirsi parte di un grande abbraccio, tra terra e piante, adulti e bambini, territorio e scuola, in un grande senso di armonia e appartenenza a qualcosa di più grande.

Piantare speranza, si può.

Ancora e sempre.

Chiara Sallemi, maestra Scuola Arcobaleno