Padova potrebbe aggiungersi alla lista delle capitali europee del volontariato, dopo Aarhus (Danimarca) e Kosice (Slovacchia), capitali europee del volontariato rispettivamente nel 2018 e nel 2019. Una lista che include città come Barcellona, Londra, Lisbona.
ll Comune di Padova ha infatti deciso di presentare la candidatura della città come capitale europea del volontariato nel 2020. Una decisione presa grazie allo stimolo e al supporto del Centro Servizi Volontariato (CSV) di Padova.
Un’occasione importante per la città, e per la sua ricca e densa rete di organizzazioni di volontariato: la banca dati del CSV (disponibile qui) ne conta ben 1916 nel Comune di Padova.
L’iniziativa della Capitale Europea del Volontariato (vedi anche Il Mattino qui) mira a promuovere il volontariato a livello locale, dando riconoscimento alle autorità locali attive nel promuovere il volontariato e l’impatto dei volontari e nel supportare e rafforzare le partnership con le organizzazioni di volontariato. Tutte le municipalità europee possono partecipare.
La candidatura sarà presentata ufficialmente il 29 giugno, quando scade il bando emanato dal Centro Europea per il Volontariato, pubblicato a febbraio. La selezione sarà fatta da una giuria internazionale di personalità collegate con il mondo del volontariato, rappresentanti della società civile, del settore privato e delle istituzioni europee. La città vincitrice sarà annunciata il 1 dicembre 2018, prima del Giorno Internazionale del Volontariato. Maggiori informazioni sulla città a questo link.
Intanto, Padova si prepara. Il 24-30 settembre 2018 si svolgerà Solidaria, la festa del volontariato, organizzata su iniziativa del CSV. Una festa per fare “cultura della solidarietà“, per unire cultura (nel senso più ampio) e solidarietà (che deriva da solidus latino, in cui ogni parte si tiene insieme nel tutto). Cioè per “ideare quegli strumenti teorici e pratici necessari all’edificazione di una società in cui gli individui si riconoscano parte organica di un tutto dotato di senso” (vedi anche il sito ufficiale dell’evento qui).
Una settimana di incontri, iniziative, laboratori, con ospiti di rilevanza nazionale. Tante le attività in programma. Si spazia da teatro e musica come ricerca di nuovi linguaggi per esprimere la cultura della solidarietà, a urbanistica e architettura per riflettere su come costruire spazi urbani solidali, allo sport, come momento fondamentale di aggregazione, alla cittadinanza attiva, come modalità di azione, perché’ ognuno si senta parte (attiva) del tutto.
Questa candidatura è un passo importantissimo per il volontariato padovano: si tratta di aprire la città, intesa nel suo complesso di spazi fisici, istituzioni, associazioni, e cittadini, per una riflessione collettiva, pur nella diversità di approcci e sensibilità.
Emanuele Alecci, Presidente del CSV commenta ricordando che: “a Padova il volontariato è un fenomeno storicamente radicato, ma la questione cruciale, oggi, è quella della contaminazione: dobbiamo porci il problema di come questa minoranza intelligente possa coinvolgere anche tutti gli altri padovani e diventare veramente influente anche nelle scelte politiche.”
Dino Pinelli – redazione ecopolis