A Salzano ha riaperto l’oasi Lycaena, sito che prende il nome dalla presenza della farfalla omonima arancione che, con un concorso, i ragazzi delle scuole hanno scelto come simbolo della zona naturalistica.
Dopo più di un anno che era rimasta chiusa con la fine della vecchia gestione, ora il sito è gestito da NAPEA che, dopo mesi di lavoro per unire competenze e energie di più associazioni, riunisce sotto il nome di una ninfa dei boschi, cinque realtà locali per il presidio e l’educazione ambientale: a capofila c’è il Circolo Legambiente Riviera del Brenta, iscritto al Registro Regionale.
L’Oasi Lycaena è sottoposta a vincolo ambientale e riconosciuto come Zona di Protezione Speciale e Sito di importanza comunitaria: si tratta di una delle zone umide più interessanti dell’entroterra veneziano che ospita nei suoi circa sessanta ettari boschi e stagni poco profondi con la loro caratteristica vegetazione arborea ed arbustiva e una gran varietà di specie animali.
Si tratta di un’importante area di biodiversità in cui si trovano canneti, giunchi, picchi, gazze, aironi, lepri, volpi e ricci: in attesa dell’inaugurazione che si terrà prossimamente, il 21 maggio il sito è già stata aperto al pubblico.
Insieme all’Oasi Lycaena, NAPEA gestisce anche il Bosco del Parauro di Mirano, costituito da circa 40.000 alberi autoctoni di alcuni decenni d’età in un terreno di circa 15 ettari che ospita specie anfibie come la rana di Lataste e il rospo comune: l’oasi si trova in via Parauro sulla Sp35 Mirano-Salzano.
Le due oasi sono aperte e visitabili ogni prima e terza domenica del mese e nei giorni festivi, come il prossimo Ferragosto. Nei giorni di apertura le oasi si possono visitare liberamente, ma è possibile concordare la visita guidata con guide naturalistiche patentate iscritte all’albo. Per ulteriori informazioni c’è il contatto mail napeaoasi@gmail.com.
La prossima data per visitare l’oasi Lycaena in via Leonardo da Vinci 59, località ex-cave Villetta, è il 18 giugno: si possono seguire percorsi tracciati e sono presenti anche postazioni di birdwatching.
Roberta Bovo – Presidente Circolo Legambiente Riviera del Brenta