Con l’inizio del nuovo anno il Punto Giovani Toselli di piazza Caduti della Resistenza ha deciso di rinnovarsi, con un’offerta che promette attività e mezzi stimolanti sia per le nuove generazioni di aspiranti creativi che per i semplici neofiti curiosi.
L’inaugurazione del Punto Giovani Toselli 3.0 è avvenuta il primo febbraio attraverso il “Fémo”, un festival dedicato all’espressività multimediale a cui hanno partecipato varie categorie di digital makers padovani: dai filmmakers, ai fotografi, ai grafici, ai musicisti elettronici, fino agli innovatori digitali tout court (leggi anche “smanettoni”).
Situato nel cuore del quartiere Palestro, il Toselli è già dal 1999 un luogo di aggregazione sociale per i giovani della zona.
Si pone come una sede decentrata dell’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, specializzata nella promozione e nella formazione artistico-creativa dei ragazzi dai 15 ai 35 anni. Al suo interno, uno staff di operatori qualificati e con esperienze diverse offre una gamma di corsi e attività che vanno dal video alla fotografia.
Con il rinnovo del 2018, a queste si aggiungono strumenti per la stampa 3D, una postazione di montaggio video e attrezzature moderne per lavori di grafica.
Per le associazioni e i creativi in formazione, un luogo come il Toselli può servire sia a consolidare le competenze necessarie, sia come appoggio logistico. Per giovani, invece, che stanno ancora cercando la loro strada, può agire come canale di espressione e di sviluppo identitario, dando ai ragazzi anche un senso di auto-efficacia.
Inoltre il Punto Giovani offre attività in associazione con il mondo della scuola, della ricerca e dell’impresa, anche attraverso visite studio aziendali in realtà private.
Il progetto è ovviamente indirizzato alla formazione e allo stimolo dei ragazzi, ma potenzialmente svolge anche un ruolo di recupero per quella che è una zona relativamente meno centrale della città. In primo luogo offre un servizio d’orientamento per la ricerca di lavoro attraverso consulenze, attrezzature in prestito e offerta di spazi per associazioni e gruppi informali. In secondo luogo facilita attività ed eventi culturali per la popolazione del quartiere.
Lo spiega bene il Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili Enrico Fiorentin, che parla di questa prospettiva di rinnovamento del Toselli come di un’importante opportunità per il quartiere Palestro.
“Spero che [il Punto Giovani Toselli] sia il primo di una serie di attività mirate nei quartieri per coinvolgere i giovani […]. Il ruolo del Punto Toselli è chiaramente quello di portare non solo cultura e arte nel quartiere, ma anche musica ed eventi […]. A noi [il Comune, ndr] spetta il ruolo di offrire le strutture e gli spazi necessari. Il resto, poi, lo fanno le persone con la loro attività e iniziative”.
Centro di aggregazione e catalizzatore culturale quindi, ma anche punto di incontro generazionale. Infatti, il personale qualificato del Toselli permette in linea di principio una trasmissione delle competenze continua tra senior e junior, ma dà anche la possibilità ai residenti “meno giovani” di comprendere, attraverso le iniziative dei ragazzi, le potenzialità delle nuove tecnologie digitali. Un approccio che promette in qualche modo di ridurre quel gap generazionale di competenze tecnologiche, esacerbato in certi contesti sociali.
Il progetto di riqualificazione del quartiere Palestro non è l’unico proposto dal comune per i prossimi anni: fa infatti parte di una più ampia iniziativa di rigenerazione urbana che usa la cultura come catalizzatore del processo. Se avrà successo, sarà un ulteriore conferma del valore di quest’ultima nei progetti di riqualificazione e coinvolgimento sociale.
Massimiliano Saltori – redazione ecopolis