Lavori in corso, in attesa del Tavolo per la ciclabilità

facciolati_fanzago_webÈ stata aperta di recente la nuova pista ciclabile in via Fanzago, il collegamento tra via Facciolati e via Crescini percorso ogni giorno da moltissimi studenti del Gramsci e del Cornaro che fino ad oggi erano costretti a imboccare la strada contromano. Nel frattempo sono iniziati anche i lavori per il completamento della pista ciclabile in via Facciolati, in direzione Voltabarozzo.

Un intervento fortemente atteso nella via percorsa da 4.300 biciclette al giorno, che ne fanno la strada di Padova con più alto numero di transiti in bicicletta fuori dal centro storico.

Importante dunque l’avvio dei lavori per la pista, che in questo nuovo tratto non sarà semplicemente disegnata per terra o ricavata dal marciapiede esistente, ma realizzata quasi interamente in sede autonoma: rialzata e ottenuta al posto di una lunga fila di parcheggi per auto… sempre che non torni a trasformarsi in un parcheggio non appena finiti i lavori.

Sono diverse infatti le segnalazioni raccolte dal Questionario al ciclista urbano che denunciano come la pista ciclabile di via Facciolati, nei tratti in cui è già stata realizzata, sia spesso occupata da macchine parcheggiate. Nonostante in questi anni il Comune di Padova abbia fatto molto per la biciclette in città, portandosi ai primi posti in Italia per chilometri di piste realizzate, restano infatti molti i problemi da risolvere, come evidenziano gli oltre 400 questionari raccolti in poche settimane, (clicca qui per compilare anche tu il questionario) che porteremo man mano al Tavolo di confronto permanente promesso dal Comune per affrontare assieme i problemi della ciclabilità cittadina.

Tra i primi argomenti che chiederemo di discutere, le soluzioni possibili per mettere in sicurezza la direttrice Jacopo d’Avanzo – cavalcavia Grassi, dove 7 giorni fa è avvenuto il tragico incidente in cui ha perso la vita un giovane di 22 anni che rincasava in bicicletta dal lavoro. Si poteva ritenere che pochi lo percorressero. Purtroppo non è così. Sono soprattutto operai stranieri che risiedono all’Arcella e che lavorano in zona Stanga e prima zona Industriale a percorrere questa direttrice. Il cavalcavia Grassi nei primi anni ’90 fu quasi del tutto rifatto, dimenticando la pedonalità e la ciclabilità. Altri interventi sono poi seguiti negli anni e ora, in vista del completamento dell’Arco di Giano – collegamento automobilistico con San Lazzaro e Padova Est – la presenza di auto lungo questo asse è destinata ad aumentare. Per questo è prioritario risolvere la questione della sicurezza dei ciclisti in una strada che lambisce un quartiere molto popoloso.

Sandro Ginestri, Legambiente Padova

Marina Molinari, Associazione Studenti Universitari

Matteo Lenzi, Associazione La Mente Comune