Ciclabile innovativa: partecipata ed educativa

S_Bortolo _5Lo spunto del progetto è nato dall’iniziativa dello scorso ottobre – un sit-in con raccolta di 268 firme – di numerosi cittadini di San Bortolo, che da anni attendono dall’amministrazione comunale una soluzione per l’attraversamento in sicurezza della SS16, strada che, di fatto, costituisce una barriera che isola la frazione dal centro del paese.

Il lavoro è il risultato di una progettazione partecipativa, che ha visto affiancate le competenze tecniche e professionali di vari componenti del comitato popolare “Lasciateci Respirare” e le conoscenze, informazioni, sensibilità, visioni, percezioni esigenze degli stessi cittadini, gli unici in grado di dare una corretta analisi della situazione locale.

La mappa con il tracciato qui riportati sono una delle tavole ottenute come esito del lavoro; altri dettagli si possono recuperare al seguente collegamento Internet: Lasciateci Respirare.

Questo metodo, che ha implicato il coinvolgimento attivo dei beneficiari potenziali nelle diverse fasi del progetto fin dalla sua ideazione, si è dimostrato efficace nel migliorare la qualità del progetto stesso, determinando una assoluta “necessità” e quindi essenzialità ed efficienza nelle scelte.

L’elemento di novità consiste nell’aver introdotto questa particolare forma di ciclabilità rappresentata dal “percorso ciclabile suggerito” o “suggestion lane”, che ha una forte valenza educativa in contesti in cui gli automobilisti hanno un’esperienza limitata dei comportamenti di guida dei ciclisti.

Studi hanno infatti dimostrato che, in questi contesti, se la carreggiata viene allargata per creare una pista ciclabile su corsia riservata è addirittura possibile che la velocità del traffico aumenti. Diversamente, il percorso ciclabile suggerito ha lo scopo di rendere responsabili gli automobilisti influenzandone il comportamento: sono preparati a incontrare ciclisti e rispettano più facilmente la loro presenza.

Questo si ottiene attraverso l’impatto psicologico determinato dall’originalità della nuova segnaletica che contribuisce di fatto ad attirare l’attenzione.

Oltre alla funzione di collegamento viario, questo percorso si apre a potenzialità turistiche e ricreative in virtù della sua possibile connessione con l’anello ciclabile dei Colli Euganei e della prossimità con aree di interesse naturalistico, quale ad esempio l’area umida di via Cappello e zone rurali ancora integre.

Il progetto rappresenta il punto di partenza per un confronto aperto con la popolazione residente e una possibile base di lavoro per gli amministratori comunali.

Comitato popolare “Lasciateci respirare”