La Nostra Italia: i quarant’anni di Legambiente

Sabato 12 settembre, in uno dei luoghi simbolo della città, è stato presentato il libro che celebra i 40 anni di vita di Legambiente, tra memorie delle origini raccontate da alcuni dei suoi protagonisti e nuovi stimoli per il futuro.

È in una gradevole mattinata di fine estate che a Padova, nel Giardino Cavalleggeri, ora temporaneamente rinominato Parco Prandina dalle realtà che lo animano , che avviene la prima presentazione in presenza de “La Nostra Italia”, il libro che celebra i 40 anni di Legambiente.

40 anni e non sentirli, verrebbe da dire, per l’attualità delle proposte e dei temi affrontati da quella che è che un punto di riferimento indiscusso dell’ambientalismo italiano, nata da una costola dell’Arci nel 1980 con il nome di Lega per l’Ambiente e divenuta Legambiente per evitare scomodi fraintendimenti nei titoli dei giornali con il soggetto politico “padano”, come ricorda divertito Ermete Realacci, tra i fondatori dell’associazione e ora Presidente onorario, in uno dei numerosi aneddoti raccontati nel suo appassionato intervento. D’altronde Legambiente è sempre stata un unicum nel panorama associativo italiano, un “animale strano”, per usare le parole di Realacci, che ha sempre fatto della creatività, nei temi e nei metodi, il suo punto di forza. «Abbiamo sempre considerato lambientalismo come una cura, non un sintomo»  dice Realacci, che tiene a sottolineare le differenze tra la “sua” creatura e quelle già esistenti nel contesto nazionale degli anni Ottanta.

A pochi anni dalla nascita della prima versione della Legambiente, segue uno dei circoli più storici, quello di Padova, che ha festeggiato i suoi 35 anni ad inizio di questo 2020 con una carrellata degli eventi più significativi messi nero su bianco da uno dei suoi fondatori, Lucio Passi, anch’egli presente sul palco. «Abbiamo vinto, perso e pareggiato tante battaglie», ricorda Passi, elencandone brevemente alcune, dalla denuncia dell’acqua inquinata , alla nascita oltre vent’anni fa della campagna Salvalarte , fino allo stop dell’ecomostro delle Torri Gregotti nel quartiere Arcella ottenuto lottando a forze impari in uno scontro storico per la città. Passi non indugia però nel passato e si concentra sul presente e sulla città che verrà, incalzando il neo Assessore all’Urbanistica e alla Mobilità, Andrea Ragona con un lungo trascorso da dirigente proprio a Legambiente Padova. Il futuro dell’area dell’ex caserma Prandina, la battaglia contro la cementificazione dei terreni IRA al Basso Isonzo, la ciclabilità urbana i temi, spinosi, posti.

Ragona non rinnega il suo ancora recente passato e anzi orgoglioso sottolinea il grande insegnamento che anni di ambientalismo gli hanno consegnato, il metodo. Parla del modo in cui si affrontano le questioni, nella loro complessità. Affronta poi ad uno ad uno i temi posti da Lucio Passi, lasciandosi andare a qualche annuncio che senza dubbio farà discutere, come quello del park alla Prandina piccolo e a pagamento,  e – promessa – l’avvio della Bicipolitana e rivendicando già qualche primo successo: lo stop alla costruzione delle palazzine IRA, almeno per i prossimi tre anni.

Quello che emerge è il profilo di un’associazione fieramente indipendente, che rivendica di aver cambiato, in meglio, l’Italia nei suoi 40 anni di attività, come sottolinea in apertura della presentazione Stefano Ciafani, Presidente nazionale. «Abbiamo lavorato a questo libro per oltre un anno, lo abbiamo scritto in 80, né è uscita una enciclopedia dell’associazione, un vero e proprio libro di storia che ha anchelo scopo di ripristinare la realtà dei fatti, per rendere onore al grande sforzo associativo di tanti anni di lavoro» E’ diretto Ciafani, difendendo la “sua” associazione che, come tante altre realtà negli ultimi tristi anni, ha subito attacchi per screditarla da una certa politica.

Onore quindi a Legambiente per quarant’anni vissuti a proteggere e valorizzare il nostro Paese  e chi lo abita,  lavorando al contempo per un presente e un futuro migliori.

Francesco Tosato – Vicepresidente Legambiente Padova

foto: andreatosatophotographer