Il Gruppo di Lavoro Tavoli Verdi del Veneto (GLA-TAVV), formatosi quest’anno grazie ad un ampio gruppo di rappresentanti delle associazioni ambientaliste del Veneto ed esperti del verde urbano con l’obiettivo di coordinare e unificare le azioni in difesa del verde cittadino di tutti i comitati della regione Veneto, si è riunito il 13 maggio per decidere la sua partecipazione al tavolo verde proposto dal Comune di Padova.
Il Gruppo di Lavoro ha esaminato attentamente le discussioni avvenute nelle riunioni preliminari del 16 gennaio e del 1 aprile u.s. presso il Comune di Padova, con gli Assessori Boron (Manutenzioni e Verde) e Cavatton (Ambiente), nonché i funzionari dei citati settori, ed ha valutato che non ci sono le condizioni e la volontà da parte dell’Amministrazione di Padova di costruire un vero tavolo verde, orientato al miglioramento e allo sviluppo del verde cittadino seguendo le direttive europee sulla crescita sostenibile, intelligente e inclusiva delle città (Europa 2020, Bruxelles, 2010).
Le proposte avanzate dal GLA-TAVV in entrambe le riunioni, riassunte in sei punti (link con il dettaglio), sono state ampiamente ignorate, non discusse, o disattese. In particolare, l’Assessore Boron ha ritenuto non necessaria la formalizzazione o meglio l’ufficializzazione del tavolo verde e non indispensabile la sua presenza, nonostante lui sia il principale decisore in materia del verde. Ha liquidato come non praticabili, inutili e costose le politiche sostenibili del verde suggerite dalla Comunità Europea ed orientate a ridurre il consumo di energia, il surriscaldamento, la produzione di CO2 e di inquinanti. Inoltre, corroborato dai suoi funzionari, l’Assessore Boron ha sostenuto la bontà e la continuazione delle sue attuali azioni e strategie che però secondo gli scriventi stanno portando ad una progressiva e grave erosione del patrimonio ambientale sia in termini di superficie verde consumata da parcheggi e nuove costruzioni, sia in termini di grave riduzione del numero e delle dimensioni degli alberi cittadini.
Si conferma quindi ciò che l’Assessore Boron aveva già detto pubblicamente (TV7, 26 marzo 2015), che il tavolo serve essenzialmente a “..spiegare alla cittadinanza che quanto fa l’amministrazione è sempre voluto e fatto a favore dei cittadini” e non a concertare con i cittadini, con i comitati e gli esperti esterni all’amministrazione, le azioni strategiche per migliorare il verde cittadino. Con tali premesse il tavolo è stato svuotato di ogni sua possibile funzione di mediazione, raccordo, alleanza tra Comune e i cittadini. A questo pseudo-tavolo, strumentale per l’amministrazione invece che utile alla gestione partecipata e alla conservazione del patrimonio arboreo della città, il GLA-TAVV non intende partecipare.
A nome delle associazioni e comitati per il verde del Veneto rappresentati
Alessandro Angrilli, Michele Favaron, Elena Macellari, Direttivo del GLA-TAVV
nella foto il taglio di tre pioppi cipressini (2013) perfettamente sani del diametro di 1 m. nel Giardino dei Gelsi di via Monte Cengio
purtroppo l’atteggiamento non è cambiato da qualche anno fa, quando come legambiente proponemmo un piano comunale del verde che prevedesse -tra le altre cose- la preventiva informazione ai cittadini residenti dei tagli e dei motivi degli stessi. Ci siamo sempre scontrati con un muro di gomma, soprattutto dei funzionari, che in questo tema così tecnico dettano la linea agli assessori, chedi solito non ne sanno molto e comunque non si sognano neanche lontanamente di discutere quello che gli uffici dicono loro; anche perché questo significherebbe aumentare i costi o comunque lo stanziamento per il verde, che invece è sempre e comunque in diminuzione. Purtroppo la musica non cambia. Boron ci mette del suo, e spicca per insipienza, nella gratuita e sconcertante critica alle linee guida europee.