“I Care for…”: prendersi cura del territorio con campi di volontariato in Ex-Yugoslavia

Pranzo dei volontari al campoIl 2017, per decreto ONU, è l’anno internazionale del Turismo Sostenibile: per “celebrarlo” degnamente l’associazione AdriaticGreeNet Onlus propone per l’estate una serie di campi di volontariato della durata di una settimana.

Durante il periodo di soggiorno si conosceranno persone e luoghi, storie e culture che hanno lasciato il segno nei Balcani, un’area europea  affascinante e per molti ancora sconosciuta: tutti i partecipanti ai campi-vacanza hanno testimoniato di aver vissuto momenti davvero indimenticabili.

Il progetto “I Care for…”, cioè “mi prendo cura di”, nasce nel 2011 da un’idea di Adriatic Greenet Onlus, che l’ha portato avanti in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Udine. Ha il patrocinio delle Commissioni Nazionali per l’UNESCO di Italia, Bosnia-Erzegovina, Croazia e Serbia e di vari enti locali e associazioni di questi paesi. Negli anni in cui si è svolto hanno partecipeto oltre 150 volontari provenienti soprattutto dall’Italia ma anche da Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Austria, Olanda, Irlanda, Svezia, Brasile e Venezuela.

Il prossimo campo, dal 3 all’11 agosto , si terrà a Pocitelj, in Bosnia-Erzegovina, dove si svolgeranno diverse attività  ambientali, culturali o escursionistiche. Assieme ai volontari di alcune associazioni locali, si puliranno le sponde del fiume Neretva e si sistemerà la strada di accesso alla necropoli di Boljuni del comune di Stolac, di cui con una guida si visiteranno anche il centro storico, la fortezza e gli antichi mulini.

Previste anche altre visite guidate: dal paesi Mostar e Daorson, capitale della tribù illirica dei Daorsi di quasi 2000 anni fa, ai monasteri del luogo – quello  dei Dervisci nel villaggio di Blagaj e quella di Žitomislič, il più antico di culto ortodosso dell’Erzegovina – alle necropoli medievali Radimlja e Boljuni che dal 2016 sono Patrimonio dell’Umanità. Vi saranno, infine, uscite naturalistiche al lago e alle cascate di Kravica dove si discenderà in canoa lungo il fiume Trebižat e si visiterà con un barcone il Parco Nazionale di Hutovo Blato.

Grazie a questo genere di esperienze-vacanza è possibile tessere relazioni profonde con famiglie ed associazioni locali che hanno cercato di ricostruire le proprie abitazioni, ripristinare le abitudini comuni di vita, recuperare il patrimonio culturale e riparare il tessuto sociale di una terra martoriata dall’efferata guerra dei primi anni Novanta.

Attraverso un approccio human to human, quanto mai consapevole e lontano dalle trite formule “consumiste” da mordi-e-fuggi, si pratica un turismo del tutto diverso dal solito – da “costruttori di ponti”, come viene definito – basato su una socialità vera e sulla conoscenza dei territori in cui si va a visitare e ad operare. Per farvi un’idea qui potete vedere un breve video di presentazione: sul sito dell’associazione,  potete trovate le ulteriori proposte riguardanti altre località di vostro interesse.

Il modulo di iscrizione è diverso a seconda della meta prescelta: nel menù in alto della parte del sito dedicata ai campi di volontariato trovate le varie località con i moduli che, una volta compilati vanno spediti a agnet.corrado@gmail.com.

L’iscrizione sarà confermata dopo il versamento, entro la data di inizio del campo, del contributo di co-partecipazione  delle spese di almeno 250,00 €, necessario per un progetto del tutto autofinanziato: la quota include  vitto, alloggio, assicurazione, tasse di soggiorno, spostamenti in loco, organizzazione.

Il viaggio di andata e ritorno rimane a carico dei singoli partecipanti: l’organizzazione aiuterà però a favorire le soluzioni più economiche, tramite mezzi pubblici o car-sharing. L’ospitalità avverrà in strutture o appartamenti e la gestione del campo-base – preparazione pasti e pulizie – sarà organizzata con il coinvolgimento dei partecipanti. 

Corrado Altran – AdriaticGrenNet onlus