I 40 anni di El Tamiso

Pionieri del biologico i fondatori della cooperativa El Tamiso già 40 anni fa hanno scelto di rispettare la terra

Secondo i dati di UnionCamere, la vita media delle imprese italiane è 12 anni, con una maggior longevità nel Nord Est (13,3 anni) e per quelle del settore agricolo (16 anni). Festeggiare il traguardo dei quarantanni per unattività economica non è quindi così scontato, e lo è ancora meno per quelle che, come la Cooperativa agricola El Tamiso, agli aspetti prettamente economici ne affianca altri apparentemente meno redditizi.

Fondata nel maggio 1984 da una dozzina di (allora) giovani agricoltori biologici, convinti della necessità di abbandonare fertilizzanti e pesticidi chimici di sintesi, di tornare a basare la fertilità dei suoli sulla sostanza organica, di abbandonare le monocolture e di spingere sulle rotazioni agrarie, sulla biodiversità, sul recupero delle antiche varietà, sul benessere animale (e qui va considerato che la prima legislazione europea per disciplinare lagricoltura biologica risale al 1991 e in Italia trovò applicazione solo nel 1993) la Cooperativa El Tamiso dopo quarantanni è ancora qui.

E con bilanci in salute (sopra i 10 milioni negli ultimi anni), una base sociale aumentata a 53 agricoltori, un banco in Piazza delle Erbe (dal 1985) e un negozio sotto il Salone (dal 2017) a Padova, un banco a Venezia in Rio Terà dei Pensieri e uno a Mestre allinterno del Mercato Bio Equo e Solidale, consegne regolari a gruppi dacquisto di consumatori a Padova, nella Riviera del Brenta e in Cadore, uno stand (dal 1996) al Mercato Agro Alimentare di Padova da dove i prodotti ortofrutticoli e i loro trasformati, tutti certificati da organismi di controllo indipendenti, raggiungono decine di negozi specializzati bio, mense, ristoranti, spacci di altre aziende agricole, aziende di trasformazione e distribuzione in tutto il Veneto, in Italia ed allestero

Da sempre uno dei punti di forza della Cooperativa è stata la particolare relazione con i cittadini padovani, considerati più come partner di un progetto per la conversione delleconomia e della produzione, in chiave di sostenibilità ambientale e sociale, che banali clienti: a broccoli, pomodori e mele, da sempre El Tamiso affianca iniziative di ascolto, di divulgazione e di confronto.

Per festeggiare degnamente i primi quarantanni, ha organizzato una serie di eventi, rivolti a tutti o ad un pubblico specifico, il prossimo il 16 giugno, a vedere, in bicicletta aziende bio associate e nuovi boschi nella Bassa Padovana (vedi su www.eltamiso.it/it/eventi.html)

«L’agricoltura non è solo la grande vittima del cambiamento climatico, ma ne è anche uno dei principali motori, continuare a negarlo non migliorerà la situazione. L’impatto ambientale del sistema agroalimentare, piaccia o meno, causa il 37% delle emissioni totali di gas serra – commenta Franco Zecchinato, presidente della cooperativa El Tamiso – Il settore agricolo convenzionale si ostina a non ammettere che i terreni coltivati a agricoltura intensiva sono ormai esausti, senza più sostanza organica e sulla via della sterilità, richiedono dosi sempre più massicce di fertilizzanti chimici che ne peggiorano il già pessimo stato. Sui campi italiani si usano oltre 120mila tonnellate di pesticidi lanno, che ormai si trovano anche negli habitat non coltivati intorno ai massicci montuosi, nei Parchi naturali e nelle aree protette, nel 67% delle acque superficiali e nel 34% delle acque di falda della Pianura Padana, nel 70% della frutta e nel 31% degli ortaggi campionati sul mercato dalle analisi ufficiali. L’agricoltura non può più rinviare un nuovo approccio allambiente, ai metodi di produzione e al rapporto con i cittadini consumatori, prima che sia troppo tardi. I nostri primi quarantanni dimostrano che lalternativa è possibile».

Cooperativa El Tamiso