Il 19 gennaio prossimo partirà il nuovo corso annuale organizzato dal Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova: è una preziosa occasione per imparare a leggere, ad apprezzare e a salvaguardare il patrimonio paesaggistico e storico-culturale che ci circonda.
Offrono ancora una volta il loro contributo i maggiori esperti italiani e stranieri in materia, con le formazioni e provenienze più diverse. Qui trovate il programma e le tutte le informazioni utili.
Si tratta della XVII edizione del corso di aggiornamento interdisciplinare: si rivolge a insegnanti, tecnici ed esperti del settore, studenti, proprietari di giardini e semplici appassionati al tema. Diciassette incontri, tra lezioni e tavole rotonde, che si terranno tra gennaio e maggio, presso il complesso didattico di Biologia e Biomedicina Fiore di Botta, via del Pescarotto 8, il giovedì dalle 16.00 alle 18.30.
A conclusione, un viaggio di studio nelle Alpi Marittime e in Costa azzurra per sperimentare sul campo i temi affrontati durante il corso. Le riflessioni e gli approfondimenti che si porteranno non riguarderanno solo il tema del giardino storico: al centro dell’attenzione sarà anche il paesaggio, lo spazio, cioè, in cui un giardino è inserito e in cui le persone abitano quotidianamente, per mettere a fuoco aspetti cruciali come la qualità della vita e le azioni concrete di ciascuno per valorizzare il proprio territorio.
Il corso di quest’anno ha per tema e filo conduttore il gioco, inteso come una delle componenti che costituiscono il giardino: una cifra che nel tempo ne ha determinato struttura compositiva, vicende storiche e modalità di fruizione. Un percorso nel tempo e nello spazio che vede dunque il giardino come spazio ludico, luogo di divertimento, di condivisione e di trasgressione.
Vari gli esempi che saranno illustrati: i giardini rinascimentali e barocchi, ricchi di grotte, ninfei, scherzi d’acqua e congegni costruiti per suscitare meraviglia e divertimento nello spettatore; i Volkspark tedeschi, cioè i parchi pubblici ottocenteschi attrezzati per il gioco e l’esercizio fisico; i parchi gioco, sorti nel dopoguerra in Europa sulla base dell’archetipo californiano di Disneyland: ad esempio EuroDisney, Parc Asterix, Gardaland.
Ma il gioco è anche al centro del discorso contemporaneo sullo spazio urbano. Il parco attrezzato per attività ludiche e ricreative diventa uno strumento di socializzazione per contrastare i fenomeni di isolamento nelle metropoli: ne sono esempi i nuovi Brooklyn Bridge Park a New York o il Maggie Daley Park a Chicago. La carica di socializzazione che il gioco è capace di offrire nell’ideare nuovi paesaggi urbani condivisi è dunque uno dei temi di riflessione del corso quest’anno promosso dal gruppo Giardino Storico.
La stessa diffusione degli orti urbani, apparentemente estranei alla valorizzazione dei giardini storici, è dovuta anche alla suggestione ludica che propongono. L’uso ludico degli spazi, che siano urbani, ‘giardinieri’, rurali o naturali, vede uno sviluppo mai visto. Lo stesso rapporto col paesaggio avviene per molte persone attraverso la mediazione di attività al limite tra il gioco e lo sport, come il jogging, l’uso della mountain bike o il parapendio: tutte attività che, oltre alla dimensione del divertimento, esaltano il senso dell’esplorazione e dell’avventura, del rischio e dell’immaginazione.
Silvia Rampazzo – redazione ecopolis
Emanuela, sono docente scuole superiori, insegno storia dell’arte, vorrei sapere se il corso è riconosciuto dal MIUR per cui posso utilizzare il Bonus docente. Attendo risposta.Grazie.
Gentile Emanuela
è meglio che ponga la domanda direttamente a Gruppo del Giardino Storico, perchè il nostro è un blog giornalistico e non sappiamo ogni quanto entrino nel nostro sito a controllare i commenti relativi al loro articolo.
Può scrivere a segreteria@giardinostoricounivpadova.it; il loro sito è http://www.giardinostoricounivpadova.it/
cordialità