Fogli di viaggio – bambini poetici viaggianti

pangea3Prendi Giandomenico, un libraio indipendente e coraggioso, affascinato dall’autoproduzione libraria che si inventa editore; Roberta, un’insegnante da tempo impegnata – tra le altre cose – a lavorare con i suoi alunni per scoprire se l’immagine di quartiere degradato appioppato alla Stanga, in cui è capitato loro di vivere, corrisponde alla realtà o se ci sono altri tesori.

Con loro una classe IV di bambini che ha scritto poesie e storie sui loro viaggi; ed una pratica sudamericana che ci insegna ad usare cartoni raccolti per strada e, grazie a tecniche semplici ed artigianali, condivise ed insegnate nella comunità, si fanno nascere libri.

Sono questi, ed altri, gli ingredienti di Fogli di viaggio – bambini poetici viaggianti, 150 copie di un libro “cartonero” autoprodotto che verrà presentato, e venduto, alla libreria Pangea (via San Martino e Solferino 106) venerdì 27 e sabato 28 maggio, ore 18, e dove sarà possibile vedere fino all’11 giugno la mostra delle tavole realizzate dai bambini della classe IV B della scuola Giovanni XXIII di Padova.

L’idea iniziale di Giandomenico Tono era di lavorare con scrittori e illustratori su temi inerenti la libreria Pangea, di cui è titolare: il viaggio, mare e montagna e gli incroci fra varie culture.

Un fortunato incontro ha dato concretezza all’idea iniziale: quello con Roberta Scalone, insegnante della scuola primaria Giovanni XXIII, che sorge in quello che è il “quartiere degradato per antonomasia”, a prescindere, per il semplice fatto di avere un’alta percentuale di popolazione formata di immigrati, con classi di scuola elementare dove solo uno dei 15 bambini ha un genitore italiano.

La Scalone, con altri colleghi, lavora con bambini che stanno muovendo mari e monti per far vedere che al dilà dell’immagine stereotipata della Stanga come “favela”, c’è un mondo di tesori in quel quartiere, e lo vogliono raccontare a tutti: lo strumento che usano è un geoblog della classe, di cui sono responsabili come redazione, a cui ora si affiancherà un libro scritto da loro.

Sono partiti da un lavoro in classe sulle parole del viaggio, che per questi bambini rappresenta un’esperienza importante nelle loro vite: sono stati loro stessi viaggiatori, oppure i loro genitori, partendo da terre lontane, e spesso per andare a trovare (o pensare) i nonni ci son di mezzo migliaia di km. Così nasce il racconto in forma poetica di alcuni loro viaggi, accompagnati da Marina Girardi, illustratrice e fumettista, nel realizzare mappe a fumetti che includono i componimenti.

Successivamente si è passati all’impaginazione e alla stampa, e quindi a produrre le copertine decorate dai bambini (e dai loro genitori, in un laboratorio all’aperto sul sagrato del Duomo). A stimolare su grafica ed immagini Richard Khoury, fotografo e grafico.

Le copertine sono state realizzate utilizzando cartoni riciclati dagli scatoloni dei libri e, in perfetto stile cartonero, sono state create 150 copertine diverse per le 150 copie di tiratura.

Il titolo è stato scelto tra i tanti proposti dai bambini, gli adulti non hanno dovuto aggiungere niente, in nessuna fase della pubblicazione.

Il libro sarà proposto a offerta libera partendo da 10 euro: parte del ricavato della vendita delle copie andrà a formare un corpus di libri per la biblioteca della classe e una parte servirà per successivi progetti di Pangea Cartonera, che si appresta a diventare una vera e propria casa editrice nel mondo dell’auto produzione cartonero.

Un fenomeno di produzioni dal basso figlio del tracollo economico e sociale dell’Argentina che dopo oltre dieci anni di politiche neoliberali, si trovò in bancarotta, senza servizi pubblici e con più del 30% della popolazione al di sotto della soglia della povertà. Gli argentini si dovettero inventare nuove occupazioni tra cui quello del cartonero: un “riciclatore” informale di rifiuti che percorre la città aprendo i sacchi d’immondizia in cui cerca carta, cartone e metalli da vendere.

A qualcuno venne un’idea: perché non usare i nuovi ingredienti portati dalla crisi (disoccupazione, povertà, costi altissimi di carta e cartone, spirito creativo e interesse sociale) per creare una nuova e originale proposta culturale? Così nasce una casa editrice cartonera, dove si rilegano i libri a mano con tecniche povere e veloci e si usa il cartone raccolto per strada per le copertine.
Copertine tutte diverse l’una dall’altra, poiché vengono o dipinte a mano o composte con collage o decorate con tecniche varie.

Dal sud America il fenomeno si è diffuso al mondo intero e oggi grazie a Pangea, per la prima volta in Italia. E tutto lascia intendere che sarà solo il primo di una lista di altri libri cartoneri di questa libreria.

Fogli di viaggio è un’attività del progetto L’infinito viaggiare, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2015.

sintesi a cura della redazione di ecopolis

da articoli apparsi sulla pagina facebook di Pangea Cartonera qui

e dal blog L’isola del tesoro – cacciablog ai tesori del rione Stanga

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