È stata forte e significativa la partecipazione al sit-in e conferenza stampa davanti ai cancelli della ex C&C di Pernumia lo scorso 3 novembre.
Obiettivo, chiedere alla Regione Veneto di disinnescare la bomba costituita dalla cosiddetta “fabbrica dei veleni” che da 16 anni preoccupa il territorio della bassa padovana.
La manifestazione, organizzata dall’Associazione La Vespa, dal Comitato SOS C&C e dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste Parco Colli ha visto almeno 150 cittadini e amministratori locali, ma anche rappresentanti delle istituzioni regionali e del parlamento.
Ci sono ancora 50mila tonnellate di rifiuti pericolosi ammassate all’interno di capannoni fatiscenti dove piove dentro e si formano pozzanghere di percolato che mettono a rischio il suolo e le falde acquifere.
Il maltempo eccezionale (sempre meno eccezionale!) ne rende, se possibile, ancor più urgente la bonifica dal momento che i capannoni si trovano a ridosso di un canale, il Vigenzone, che è a rischio tracimazione in occasione di forti piogge. Anche il rischio incendi è concreto, visto l’alta percentuale di idrocarburi tra i rifiuti presenti, e nel 2007 si è verificato proprio un incendio, domato dai Vigili del Fuoco.
Oltre alle associazioni, anche i sindaci sono impegnati in questa battaglia. Nelle scorse settimane i Consigli comunali di Pernumia, Battaglia Terme e Due Carrare hanno approvato una mozione, concordata congiuntamente con le associazioni ambientaliste, per chiedere alla Regione uno stanziamento di 2.000.000 l’anno fino alla completa rimozione dei rifiuti e alla bonifica del sito, e di attivarsi al recupero delle somme necessarie alla bonifica rivalendosi sulla ditta proprietaria degli stabili.
I consiglieri regionali presenti al sit-in Piero Ruzzante, Andrea Zanoni, Manuel Brusco e Jacopo Berti hanno chiesto l’inserimento del caso “ex C&C” nel prossimo consiglio regionale, dove sarà discusso un piano di bonifica e lo stanziamento di 2 milioni di euro per il 2019 attingendo ai fondi speciali per Venezia.
Ci auguriamo vivamente che in sede di discussione la Regione consideri per intero le richieste del territorio e trovi tutte le risorse, circa 10 milioni, per la completa rimozione dei rifiuti. Stanziamenti episodici, come abbiamo visto finora, fanno procedere la bonifica a rate e in tempi lunghissimi, mentre le alluvioni e le trombe d’aria sempre più frequenti rischiano di creare danni molto più ingenti e forse irreparabili per il territorio.
Ricordiamo che dal 2009 la Regione Veneto ha inserito la ex C&C nell’elenco dei siti inquinati di interesse regionale, e da quella data ha stanziato solo circa 2 milioni di euro, la maggior parte purtroppo non ancora utilizzata. La parlamentare Silvia Benedetti, anch’ella presente al sit-in, contatterà il Ministro dell’Ambiente per un co-finanziamento alla bonifica.
Come associazioni continueremo a mettere in atto azioni di informazione e di lotta. I cittadini sono consapevoli del pericolo di vivere vicino a una discarica di rifiuti pericolosi e sono pronti ad altre mobilitazioni, la posta in gioco sono beni primari irrinunciabili, come la salute, la tutela dell’ambiente e di attività produttive fondamentali per la bassa padovana, come l’agricoltura e il turismo.
Francesco Miazzi – Coordinamento associazioni ambientaliste – Parco Colli
Loredana Turatto – Associazione La Vespa
Annachiara Capuzzo – Comitato SOS C&C