Difendiamo l’esito del referendum con l’autoriduzione

acqua bene comuneContinua la battaglia contro AcegasApsAmga (che per semplicità ora chiameremo gestore) su due fronti: quello dei rimborsi dei canoni di fognatura e depurazione non dovuti e quello dell’autoriduzione delle bollette per difendere il risultato del referendum del 2011.

Nel primo caso procede con una certa lentezza il rimborso del canone di depurazione dopo che è già abbondantemente scaduto il termine dei cinque anni previsto per rimborsare dieci anni di canone pagato da chi ha il collettore centrale non allacciato al depuratore.

Questo diritto, elementare ed apparentemente scontato, può essere ora esercitato dopo anni di lotte faticose. Infatti, solo l’azione martellante del Comitato ha indotto il Ministero ad obbligare i gestori a rompere il silenzio sulla questione e a darne notizia, azione comunque limitata ad una mera informazione tramite sito internet, peraltro non di facile accesso.

Ancora più contorto l’iter per il rimborso del canone di fognatura: in questo caso gli utenti che non sono collegati alla rete fognaria, ma si sono visti addebitare negli anni il relativo canone, devono presentare specifica istanza di rimborso. Ed il gestore si guarda bene di informare i cittadini di questo loro diritto, anzi sembra fare di tutto per creare confusione ed ostacolare questa prassi dando informazioni imprecise e contraddittorie (ad es. sul momento in cui scatta il diritto ad applicare il canone o su quale zone della città siano ora come ora allacciate alla rete di depurazione).

Addirittura sembra sempre più evidente che manchi una mappa delle fognature di Padova e che paradossalmente solo con l’aiuto indiretto del nostro Comitato, fatto di ricerche, analisi puntuali e segnalazioni dei cittadini, si stia pian piano arrivando alla sua definizione. Deve quindi esserci un attento controllo da parte dei cittadini interessati alla correttezza dei calcoli effettuati. Ad es. il rimborso va calcolato fino al momento dell’allacciamento vero e proprio. Se all’utente arriva la restituzione della quota di depurazione, va comunque verificata l’evenienza di aver diritto alla restituzione della tariffa di fognatura pagata se non si è allacciati. Per tutti questi casi il Comitato presta consulenza e mette a disposizione un avvocato a chi lo richiede.

Ancora più difficile, se possibile, lo scontro sul tema dell’autoriduzione delle bollette. Tutti ricordiamo i referendum sull’acqua del 2011 ed il risultato plebiscitario che ha sancito la volontà del popolo italiano di affermare che l’acqua è un bene pubblico e non privato. Risultato di fatto scippato dalla scorrettezza di tutti gli attori, ognuno per la parte di propria competenza (gestori, Consigli di Bacino, A.E.E.G.S.I.- Autorità Energia Elettrica Gas servizio Idraulico-, fino ai vari Governi che si sono succeduti) che hanno fatto rivivere sotto altre voci i profitti che i referendum avevano abrogato. Come noto il TAR della Lombardia ha bocciato il ricorso presentato dal Forum Nazionale dell’Acqua, ma il Consiglio di Stato, a cui il Forum si è rivolto, non ha ancora posto la parola fine alla questione nominando una commissione di esperti per affrontare il quesito, a dimostrazione di quanto la materia sia controversa.

In questa situazione definiamo assolutamente legittima la pratica dell’autoriduzione della bolletta a difesa di quanto sancito dai referendum. Permane, invece, l’opera di intimidazione con lettere ed addirittura telefonate, sempre più minacciose, da parte del gestore nei confronti di quei cittadini di Padova e provincia che ormai da quasi tre anni la praticano.

Quali risposte a queste criticità?

Innanzitutto l’appello agli utenti che sono in queste condizioni ad organizzarsi collettivamente per strada e/o condominio per poi prendere contatti con il Comitato (acquabenecomunepd@gmail.com), con cui chiedere un incontro con il gestore e/o con il Consiglio di Bacino, o definire altre azioni ritenuto opportune. Poi il richiamo a tutti coloro che già la applicano di continuare con l’autoriduzione e a quelli che ancora non l’esercitano ad iniziare a farla. Alzare il numero dei cittadini che si oppongono a questi soprusi significa fare rete, fare massa critica, pesare di più, avere più potere contrattuale nella vertenza.

Infine, l’invito a partecipare alla Conferenza stampa indetta per sabato 24 ottobre alle ore 12,00 in Prato della Valle angolo Corso Umberto, in cui verranno presentate la situazione riferita al ricorso al Consiglio di Stato in merito alla tariffa oggetto dell’autoriduzione, la decisione di adire le vie legali contro il gestore per il mancato rimborso dei canoni di depurazione e fognatura ingiustamente pagati e le prossime iniziative di mobilitazione.

Alla Conferenza stampa sono invitate tutte le associazioni che condividono la battaglia in difesa dell’acqua come bene comune. Per seguire le nostre battaglie visitate il sito qui e la nostra pagina facebook

Comitato Due Si per l’acqua bene comune

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