La legge del 4 agosto 2017 abolisce il mercato tutelato nel settore della corrente elettrica. Significa che circa 20 milioni di famiglie saranno obbligate a scegliere un nuovo fornitore di energia entro il 1’ luglio 2019.
Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo (Cnms), un’associazione toscana attiva in Italia dal 1985, ha predisposto una guida per l’informazione critica dei futuri utenti, per permettere una scelta consapevole tra i vari operatori commerciali. Un documento breve, che ci è parso rigoroso ed attendibile senza trascurare l’efficacia comunicativa (le illustrazioni sono di Margherita Brunori e il testo è ricco di grafici).
Il Cnms ricostruisce in breve, ma precisamente, la situazione italiana dopo il 1999 ed i decreti dell’Unione Europea che hanno implicato da un lato la dissoluzione del soggetto statale unico che in origine svolgeva ogni funzione (ENEL) e, dall’altro, la frammentazione delle attività, oggi in mano a centinaia di imprese, ciascuna con una mansione specifica. Nella filiera energetica, la produzione, la distribuzione e la vendita dell’energia elettrica sono oggi passaggi obbligati attraverso cui l’energia elettrica che illumina le nostre case e strade deve scorrere, passando per una rete che coinvolge molte società, alcune pubbliche, ma, prevalentemente, aziende private.
In ragione delle implicazioni economiche ed ambientali di una risorsa quale l’elettricità, il punto di vista della guida non è neutrale rispetto alle disposizioni che hanno coinvolto la gestione del settore, ma non perde di oggettività e di capacità informativa. L’associazione fornisce anzi anche alcuni utili riferimenti riguardo agli incentivi, alle imprese ed al ruolo delle autorità di controllo.
Le pagine del Cnms forniscono al lettore due possibili criteri di scelta, a fronte delle novità che coinvolgeranno i consumatori.
Il primo è un parametro riguardante il “prodotto energia”, la cui scelta è fondamentale per incentivare il settore dell’energia rinnovabile, coerentemente con le esigenze di riduzione di emissioni di anidride carbonica di oggi. “Bruciamo petrolio, gas, perfino carbone, non solo per muoverci, scaldarci e cucinare, ma anche per produrre energia elettrica” scrive il Cnms [cfr. pag. 14 della guida], specificando che questo settore produce il 30% di emissioni di CO2 complessive. Uno dei consigli è quello di evitare energia da centrali termoelettriche, specialmente quelle a carbone, e favorire i produttori da fonti rinnovabili. In linea, aggiungiamo noi, con una positiva tendenza italiana che dura da alcuni anni e che nel 2016 ha visto crescere la richiesta di quella da fonti rinnovabili rispetto alla domanda totale di energia[2].
Il secondo criterio suggerito riguarda la scelta delle imprese, sulle quali è indispensabile porsi alcuni quesiti: alcuni attinenti alla natura dell’impresa, altri legati alla trasparenza, all’appartenenza a gruppi lobbistici, al rispetto dei lavoratori, e ad eventuali finanziamenti alla sostenibilità ecc. L’invito è quello di informarsi attraverso internet, a partire dall’idea che “l’esame della storia ambientale e sociale di ciò che compriamo è un passaggio fondamentale per evitare di coinvolgerci con pratiche dannose per l’ambiente e i diritti.” [cfr. pag. 15 della guida].
Infine tra gli obiettivi del testo del Cnms spicca quello di fornire delle indicazioni su alcune imprese virtuose in grado di permettere una scelta etica e sostenibile: un intento che non può che provenire da un’associazione altrettanto virtuosa, che agisce tramite volontari capaci di orientare a livello pratico.
Gli inviti finali che ci sentiamo di rivolgervi sono perciò due: quello di favorire i circuiti energetici virtuosi (e nella Guida trovate “nomi e cognomi” di aziende o cooperative, sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico), e il Cnms stesso, pronto a garantire a tutti scelte che incidono realmente sull’ambiente e la società che ci circonda.
Wilma Pilati, redazione di ecopolis
scarica qui la Guida del Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Dove si può trovare la guida? Grazie lorenza
beh, nell’articolo c’era il link per scaricarla.
Lo ripetiamo qui http://www.cnms.it/attachments/article/183/CNMS-dossier_energia_ALTA.pdf