Da molti anni l’attività di Legambiente Piove di Sacco si è caratterizzata per le proposte, rivolte ai soci ma non solo, di escursionismo e turismo culturale, quello che nei tempi più recenti abbiamo imparato a chiamare lento o responsabile. Chè di un luogo cerca di carpirne gli aspetti peculiari, di non essere invasivo, inquinare il meno possibile e di entrare in giusto rapporto con la comunità che quei territori abita, ingenerando economia locale.
Forse non proprio tutte queste caratteristiche ci sono, ma molte sì, a partire dai mezzi di trasporto usati, nelle tre proposte di escursioni sulle dolomiti che vengono calendarizzate da giugno a fine luglio. Riguardano un’escursione nella catena del Lagorai – Anello di Forcella Valsorda (sabato 24 giugno), la pista ciclabile delle Dolomiti, per il tratto che attraversa la Val di Fiemme (domenica 2 luglio) ed un fine settimana (il 22 e 23 luglio) per un’escursione e salita a Cima d’Asta nella catena del Lagorai e pernottando nel rifugio Brentari.
Lasciamo che sia Maurizio Savioli, già Presidente del circolo, ed oggi instancabile organizzatore di questo settore di attività, a descrivere le tre gite.
“Questo itinerario di sabato 24 giugno è un anello nel cuore del Lagorai che ci porta a fare il periplo del Monte Montalon, offrendo sempre meravigliosi scorci panoramici; è chiamato anche Anello dei Cinque Laghi perchè tanti sono i laghetti che si incontrano: i due Laghi delle Buse Basse, il meraviglioso Lago delle Stellune e i due Laghi del Montalon nei pressi dell’omonima forcella.
Ritrovo e partenza sabato 24 alle ore 6,30 in auto da S. Anna di Piove con ritrovo volante a Padova alle 6,45 presso il parcheggio di via Balestra a Voltabarozzo.
L’escursione prevede, dopo una impegnativa salita, di attraversare “la Forcella Montalon 2133 che permette di passare sul lato settentrionale della catena dei Lagorai ed offre un grandioso panorama sui pascoli di Malga Stue Alta e Malga Stellune. Si proseguirà lungo una mulattiera austro-ungarica della Prima Guerra Mondiale nella Valle di Cadino. Zona in cui si possono ammirare le opere militari austro – ungariche della Prima Guerra, veri e propri capolavori di ingegneria a cui il tempo sembra non sia riuscito ad infliggere alcuna scalfittura quasi a rispetto degli enormi sacrifici dei giovani soldati che qui dovettero combattere non solo le insidie del “nemico” ma soprattutto le avversità dei lunghissimi e rigidi inverni che segnarono molte volte in modo tragico l’estenuante vita di trincea. Intrecci di mulattiere sostenute da mura a secco ancora perfettamente incastonate; resti di baraccamenti, scalinate, piazzole dalle quali partivano le teleferiche per i rifornimenti della prima linea sulle creste del Montalon costituiscono un vero museo all’aperto.
L’escursione ha dislivelli, sia in salita che in discesa, di circa 1.000 mt. Difficoltà: media, tempo totale di cammino (comprese le soste) circa 7 ore.
La Val di Fiemme è attraversata dalla Pista Ciclabile delle Dolomiti che la collega con la Val di Fassa fra prati, ruscelli e masi di montagna. Con un dislivello di circa 650 metri, si possono percorrere 48 km, da Molina di Fiemme fino a Canazei.
“Domenica 2 luglio noi percorreremo il percorso inverso da Canazei a Molina di Fiemme, quindi in discesa con pendenza costante. Il percorso ciclabile è tranquillo e panoramico e permette ai ciclisti di attraversare i paesaggi dolomitici meravigliandosi ad ogni angolo. Il tracciato segue il corso del torrente Avisio restando spesso in mezzo al bosco, al riparo dal caldo sole estivo”.
Ritrovo e partenza alle ore 5,30 a S. Anna di Piove, sosta a Voltabarozzo di Padova – parcheggio di Via Balestra ( ore 5,45). Partenza con le bici da Alba di Canazei, percorso complessivo in bicicletta è di 48 km. Le bici a noleggio sono fornite da GiroLibero
Escursione nella catena del Lagorai – Cima d’Asta –Rifugio Brentari (22/23 luglio 2017). “E’ una delle più classiche escursioni della catena del Lagorai Cima d’Asta, il gruppo montuoso che fa da cuscinetto tra le prealpi Venete e le Dolomiti, a nord della grande frattura geologica della “Faglia della Valsugana. Le panoramiche, sia dal rifugio che, naturalmente, dalla cima, sono meravigliose. Ai piedi della vetta più alta del Lagorai e ai margini di un laghetto alpino tra i più profondi d’Europa, si trova il Rifugio Cima d’Asta Ottone Brentari. Questo Rifugio è stato il primo (e per tanti anni l’unico) su questo gruppo montuoso che è il più esteso del Trentino. Questo è il punto di partenza per l’ascensione a Cima d’Asta, ma solo le acque turchesi e trasparenti del laghetto meritano una visita”.
Partenza alle ore 6.00 da S. Anna di Piove e sosta a Voltabarozzo di Padova – parcheggio di Via Balestra (ore 6,15). Il secondo giorno dal Rifugio salita alla Cima d’Asta (2847 m). Difficolta: media.
“Non si può restare sempre sulle vette, bisogna ridiscendere, a che pro allora? Ecco: l’alto conosce il basso, il basso non conosce l’alto”. Si sale si vede. Si ridiscende, non si vede più; ma si è visto. Monte Analogo di René Doumal
sintesi a cura della redazione di ecopolis
per maggiori informazioni, costi, pagamenti, prenotazioni, ecc. seguite i link specifici inseriti nella descrizione delle tre escursioni