Nel nuovo Codice della Strada, una novità della riforma: la circolazione delle biciclette è consentita in doppio senso di marcia.
Il tema della mobilità sostenibile è divenuto ormai oggetto quotidiano di confronto e di
impegno istituzionale. I costi ambientali derivanti dal traffico veicolare e la ricerca costante per un miglioramento del livello della qualità della vita dei cittadini, impone una rivisitazione razionale dell’utilizzazione del territorio migliorando non solo la fluidità della circolazione, ma anche le modalità di fruizione dello stesso.
Il nuovo Codice della Strada aggiornato al 15 settembre scorso, in merito alla circolazione delle biciclette consente la realizzazione di corsie ciclabili per permetterne la circolazione in senso contrario a quello di marcia degli altri veicoli.
Si tratta di un’opportunità applicabile per le strade esistenti, da utilizzare preferibilmente in quelle con limite di velocità non superiore a 30 km/h o in zone a traffico limitato, in modo da contenere il differenziale di velocità fra i ciclisti e i mezzi circolanti in senso opposto.
Già da tempo i comportamenti dei ciclisti non erano conformi alle disposizioni normative,
soprattutto nel centro storico con strade strette di origine medievale. La priorità è sempre stata di seguire la direttrice più veloce per raggiungere il luogo di interesse.
L’attuale normativa consente, per quanto possibile, di validare questi comportamenti.
In Europa già da tempo è piuttosto diffusa la pratica di consentire alle biciclette di circolare nei sensi unici in entrambe le direzioni, applicando un cartello integrativo con la dicitura “eccetto bici” con o senza segnaletica orizzontale dedicata. Anche a Padova lo troviamo in via Manin e in un tratto di via Zabarella.
Certamente non possiamo prescindere, sulla base dell’interesse pubblico, dalla larghezza minima delle corsie per i veicoli, che deve essere scelta tra i moduli 2,75 m – 3 m – 3,25 m – 3,5 m – 3,75 m. Non dobbiamo tralasciare, inoltre, la possibilità di realizzare le corsie ciclabili in senso contrario alla circolazione dei veicoli anche nell’ambito dei singoli quartieri, a seguito di una attenta rilevazione dei flussi interni ai quartieri stessi.
Dobbiamo, comunque rilevare, che l’amministrazione comunale della nostra città, è sensibile a queste tematiche e siamo convinti che sarà realizzato quanto possibile per favorire l’uso della bicicletta in sicurezza.
Le associazioni locali con le medesime finalità della nostra, hanno già collaborato alla progettazione della Bicipolitana e se coinvolte, non mancheranno di dare il loro contributo per supportare la progettazione di queste nuove corsie ciclabili in senso opposto di marcia.
Moreno Agnoletto, Presidente FIAB Padova Amici della Bicicletta