Per le bici la maglia nera va a via Aspetti con 20 incidenti. Seguono via Gattamelata con 16 incidenti, via del Plebiscito a quota 15, via Venezia, via Sorio e via Facciolati con 12 cadauna e via Chiesanuova a quota 10.
Si tratta principalmente di grandi arterie di traffico mentre resta fuori dalla classifica tutto il centro storico, nonostante l’alto numero di spostamenti in bici che avvengono al suo interno. Dopo la pedonalizzazione di via S. Francesco Legambiente rinnova quindi l’invito al Comune a prevedere il doppio senso di marcia per le biciclette in tutto il centro storico, cuore ciclo-pedonale della città.
Più ci si allontana dal centro, più aumenta invece il rischio di incidenti che spesso avvengono in corrispondenza di attraversamenti, anche rialzati, dove il Codice della strada attribuisce la precedenza a pedoni e ciclisti, che però viene rispettata ancora troppo poco. Invitiamo il Comune ad installare negli attraversamenti più importanti una segnaletica più efficace, anche luminosa, come quella già usata nel cavalcavia di Chiesanuova.
In via Aspetti i guai cominciano subito, quando la ciclabile del cavalcavia Borgomagno si fonde al marciapiede per poi terminare contro due archetti di metallo. Serve un accompagnamento della ciclabile in carreggiata, allargando il marciapiede e creando uno sbocco protetto in strada, utilizzabile anche per chi proviene da via Aspetti e deve raggiungere il Borgomagno. Nella restante parte della via, gli incidenti avvengono quasi tutti in corrispondenza delle laterali, dove la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati potrebbe quantomeno rallentare le auto.
Via Gattamelata,ben 5 incidenti all’incrocio con via Modena nonostante la presenza di una piastra rialzata e altri 3 nell’attraversamento rialzato alla rotonda in direzione ospedali. Alcuni automobilisti dunque non rispettano le precedenze che vanno date agli attraversamenti ciclopedonali, come d’altronde perdura il malcostume di parcheggiare l’auto sulla corsia ciclabile tra la rotonda di via Cornaro e quella di via Ariosto.
In via Plebiscito il punto che registra il più alto tasso di incidenti è l’intersezione della ciclabile con il rondò dell’ex-Saimp, nonostante anche qui esistano degli attraversamenti rialzati che andrebbero quindi segnalati con maggior forza. Mancano invece addirittura i quadrotti per segnalare gli attraversamenti ciclabili nella rotonda tra via Plebiscito e via Avanzo che è il secondo punto della via per incidenti.
In via Venezia, 5 incidenti nel doppio attraversamento a raso di via Friburgo dove non ci sono dossi, ne rallentamenti, ne illuminazione specifica. Un punto critico già segnalato da Legambiente nella campagna Adotta una ciclabile, all’interno della quale il percorso tra la Stanga e Ponte di Brenta aveva fatto registrare il triste record di 15 situazioni di pericolo per i ciclisti.
In via Sorio, 5 incidenti nell’attraversamento ciclopedonale ai piedi del cavalcavia dell’aeroporto dove le auto salgono o scendono spesso a velocità sostenuta, mentre in via Facciolati, ben 4 incidenti sono stati registrati negli attraversamenti rialzati e non, che si trovano in prossimità dell’incrocio con via Pertile.
In via Chiesanuova infine, 4 incidenti dei 10 totali, nell’incrocio con via Pacinotti dove finalmente, nel febbraio 2013, il Comune ha accolto la richiesta di Legambiente di istituire il senso unico per le auto con divieto di immissione in via Chiesanuova.
Samuele Gallo, studente e volontario Legambiente
Adriano scrive:
28 giugno 2013 alle 4:07 pm
In quanto a bici: anche se è trascorso qualche anno la situazioe è sempre uguale, io sono stato colpito dallo sportello di un’auto che si apriva, in via Cavazzana, dove le auto padcheggiano a lato della pista ciclabile e la invadono sempre, frattura alla mano sx e 3 mesi di convalescenza.
Prova poi a vedere via san Prosdocimo, con pista ciclabile a doppio senso eccetto che per qualche decina di metri in prossimità dell’incrocio con Riviera Paleocopa che è percorribile solo verso ovest, anche il traffico veicolare è a senso unico verso ovest, coè dal Ponte Dei Tadi verso via Palestro. L’incresibile è che chi percorre la pista cilabile verso est, nell’ultimo tratto si trova contromano nella pista ciclabie e/o contromano nella corsia veicolare, o deve invadere il marciapiede sottoportico.
Ho chiesto ad un vigile e mi ha risposto di andare con bici a mano sul marciapiede, ho inviato mail ad Ivo Rossi senza risposta.
Riuscirete voi? Basterebbe invertire il senso di marcia del tratto a senso unico della pista, così chi va nella direzione del traffico veicolare è protetto dal Codice della Strada, chi va in senso inverso è protetto dalla pista ciclabile e non sarebbe necessario commettere infrazioni.
Cordialità
Adriano Codogno
Provate a osservare l’incrocio tra Via savonarola e via Riviera san Benedetto!!
A scelta:
a) precedenza tra auto??
b) pedoni da investire con curva a 90° gradi
c) ascelta anche qualche ciclista in pista!!
Senza tener conto di chi transita in bici in senso opposto a quello di marcia dato che non c’è spazio per ‘fare’ la lunga via savonarola (con asili, scuola elementare, collegio universitario, residenti) in senso opposto.
A presto
Caro Adriano, le tue sono belle proposte, ma io invece non ne ho… Sto usando la bici da 40 anni ma ormai ho perso il fiato… non per pedalare, ma per supplicare e denunciare….
Visto che conosci la zona, quando in via Goito non c’era ancora la pista ciclabile sono stata scaraventata a terra col mio bambino di 1 anno sul seggiolino della bici durante un sorpasso tra 2 auto: si sono fermate solo quelle in arrivo, mentre le due “incriminate” hanno tirato dritto. Inoltre alla Sacra Famiglia, dove via Caserta si immette in via Siracusa, si incontra a destra via Salerno che ha uno stop. Ma le auto che da via Salerno girano a destra non si fermano allo stop se sta arrivando una bicicletta, come un paio di volte ho potuto disgraziatamente sperimentare di persona! In ambedue le occasioni ho rischiato dei brutti incidenti, ma ero giovane e attenta, e in ospedale non ci sono mai finita….
Ora invece, che sono passati altri 20 anni e che vivo in una laterale di via Aspetti, per salvarmi la vita ho smesso di andare in bicicletta………… A me, ohibò, non pare giusto!!! E VOI CHE NE DITE?
Buongiorno , sono il Presidente del Comitato Cittadini Vittime Metrobus ( rotaia killer ) http://www.rotaiakiller.blogspot.it di Padova e Mestre ,..mi chiedo come mai non abbiate inserito nella vostra relazione la pericolosita’ della monorotaia ..e si che LEGAMBIENTE si e’ sempre professata come a difesa di ciclisti,..strano che non prendiate in considerazione questa problematica presente a Padova ma anche a Mestre qui alcune notizie che ci giungono da Roberto tratto dal forum del meetup di Mestre
Postato il 29-giu-2013 13.10 Link a questa risposta
Venezia, VE
Post n.: 178
Mi sembra che l’altro giorno una moto sia caduta sui binari del tram-filovia sul ponte della libertà. Il traffico è stato sospeso per circa un’ora…
Mi sembra che anche in via cappuccina un utente in scooter sia caduto sull’asfalto….
Per me bisogna dipingere di bianco e giallo il percorso del binario in quanto si trova fuori quota rispetto alla sede stradale adiacente,(zebrature di pericolo per gli utenti della strada). Speriamo che possiate sensibilizzarvi al tema e sensibilizzare i ciclisti che dite di tutelare ,..penso che dobbiate informarli sulla pericolosita’ delle rotaie , noi siamo a disposizione per dubbi e perplessita’ ..speriamo che voi siate altrettanto disponibili a collaborare affinche ‘ nessun ciclista possa farsi male vi alleghiamo il video di una delle migliaia di cadute in occasione della maratona http://youtu.be/r-4zs5KpVk0 cordiali saluti Gino De Pauli Presidente del Comitato
Grazie per i vostri commenti e per le vostre segnalazioni. Sarà mia premura prossimamente fare ulteriori controlli. La cosa più importante è una cittadinanza attiva che si interessa di tali problemi. Se avete altri accorgimenti non esita a farli. Più l’attenzione sarà alta su questi problemi più avremo un riscontro positivo.
A presto
Samuele
Vi ringrazio ..per aver evitato di pubblicare il mio commento ..faccio una ipotesi…voi non siete TRASPARENTI..E probabile che stiate DIFENDENDO QUALCHE INTERESSE ..LO SCOPRIREMO ..
Essere complottista il più delle volte non aiuta Gino: banalmente l’amministratore della pagina è in ferie e quindi qualche commento era saltato. Ora c’è, come puoi vedere. Del resto, se avessimo dovuto censurarti per coprire chissà quale losco interesse avremmo cancellato anche il tuo link, sulla nostra pagina facebook, no?
Venendo al merito delle tue richieste: il nostro dossier è fatto sui dati forniti dalla polizia municipale degli incidenti che hanno coinvolto bici che sono stati denunciati. Ci siamo limitati a portare dei numeri. Che la rotaia si pericolosa può anche essere vero, ma dai dati ufficiali emerge che ci sono posti ancora più pericolosi per le bici.
Andrea Ragona, Presidente Legambiente Padova
Confermate tutte le mie peggiori ipotesi…siete COLLUSI .. non siete informati ..e non volete informarvi ..ci sono decine di documenti e video che CONFERMANO LA PERICOLOSITA’ DELLA MONAROTAIA PADOVA E DI MESTRE e voi ancora fate finta di niente ..ignorate oltre 300 feriti e un morto ..e parlo con cognizione di causa un vostro iscritto vi ha chiesto dopo essere caduto cosa poteva fare ..gli avete detto ” che non serve andare al comitato che tanto non risarciscono nulla .” complimenti bravi ..atteggiamento molto positivo ..cosi’ facendo ci saranno altri feriti ..a voi non interessa che il mezzo e la monarotaia non e’ omologata ..voi dovete avere qualche interesse sotto sotto ..
Va bene, Gino, hai ragione. Ciao, la discussione con te non è costruttiva.
Salve,
io vivo in Arcella a Padova e volevo segnalare che dalla chiesa di Sant. Antonino alla stazione dei treni (via Ludovico Bressan), a mio avviso non è molto sicura per le biciclette nonostante sia una ciclabile.
Le macchine che si immettono in via Bressan non hanno l’obbligo di stop ma soltanto di dare la precedenza, questo a mio avviso è molto pericoloso perchè attraversano anche la ciclabile che è a due sensi di marcia! Per chi guida è molto difficile che senza fermarsi riesca a vedere: se non passano le bici in entrambi i sensi di marcia, le macchine, ed eventualmente qualche pedone.
Secondo me andrebbe messo l’obbligo di stop e anche una dunetta pochi metri prima per far rallentare e poi fermare chi guida e si immette sulla strada. Diverse volte ho rischiato di essere investita, se solo non avessi guardato, nonostante avessi tutta la precedenza del mond e stessi sulla ciclabile.
Trovo che Padova sia molto pericolosa per i ciclisti, non c’è nessun rispetto neanche quando siamo sulle ciclabili.. soprattutto perchè spesso le macchine (per non cercare parcheggio) lasciano la macchina sulle corsie riservate a noi, cosicchè dobbiamo fare i numeri o portare la bici a mano sul marciapiede.
Dovrebbero essere multate più spesso dai vigili, dovrebbero essere più intransigenti!
Comunque da quando mi sono trasferita a Padova giro sempre con il caschetto, per la pericolosità del traffico mi sembra il minimo per tutelarmi!
Benvenuta nel club, Greta!… 🙁
Al di là della tua indicazione molto utile, sappi cmq che gli automobilisti non si fermano mai davanti a una bicicletta se devono solo dare la precedenza: non succede soltanto in via Bressan all’Arcella, ma un po’ dovunque! Se noti, infatti, nel mio commento precedente mi ero lamentata di essere stata investita da un SUV che, alla Sacra Famiglia, uscendo da via Salerno x immettersi a destra in via Palermo, non aveva rispettato il segnale di dare la precedenza. Era successo una 10ina di anni fa e fortunatamente ero riuscita a sterzare saltando in tempo giù dalla sella: la bici l’avevo lasciata cadere a terra ma io ero rimasta in piedi senza danni!
Ora purtroppo, che ho quasi 60 anni e sono meno agile e malauguratamente sono venuta a vivere all’Arcella, la bici manco la tocco più… xchè non mi fido!!! Ti par giusto?