La “Madonna dell’acqua lurida” di Federico Soffiato, per riflettere su un bene essenziale
È un gesto d’amore, quello della mamma che vuole proteggere il figlio che ha in braccio dal fetore che viene dall’acqua. Ma è anche un gesto forte di denuncia, un messaggio per tutti, sul cattivo uso di un bene essenziale per la vita.
“La Madonna dell’acqua lurida”, l’ormai popolarissima opera che si trova in mezzo al canale Saracinesca, ai piedi della Specola, dello scultore Federico Soffiato, è il punto d’inizio per un’ampia riflessione sul tema dell’acqua. Si tratta di un lungo programma di eventi, sia artistici che di divulgazione scientifica, voluti dallo stesso Soffiato, in collaborazione con il Comune di Padova, con i Dipartimenti dei Beni Culturali e di Ingegneria civile edile e ambientale dell’Università di Padova e con il Wwf. L’obiettivo è proporre con il linguaggio dell’arte una discussione sullo stato di salute dell’acqua e di tutto ciò che questo comporta da un punto di vista ambientale, sociale e scientifico, non in ottica locale, ma nazionale e multiculturale.
Il tronco su cui è ricavata la scultura, è quello di un larice abbattuto dalla tempesta Vaia, un richiamo a quanto è successo e che non possiamo dimenticare: “Mi piace comunicare chiaramente – spiega Soffiato nell’intervista che si può vedere su YouTube, “Chi vede la scultura, capisce esattamente a cosa si riferisce, può comprendere il messaggio e divulgarlo”.
L’evento di partenza, è l’installazione nell’Oratorio di San Rocco a Padova, della scultura in terracotta policroma della “Madonna dell’Acqua Lurida”. Vista da vicino, ci svela particolari che dal ponticello della Specola non sono sempre ben visibili: Maria che tappa il nasino al bimbo per non fargli sentire l’odore dell’acqua sporca, il Gesù che fa il segno delle tre dimensioni con le dita, come saluto in codice agli scultori di ogni tempo e Paese.
Da qui, si sviluppa un cantiere di idee diffuso per terra e per acqua, aperto fino al prossimo 4 novembre, con conferenze, seminari e performance.
Le conferenze sono tenute da rappresentanti della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni. Oltre al vicesindaco di Padova Andrea Micalizzi, partecipano docenti e ricercatori dell’Università di Padova, l’attore e autore Marco Paolini, la scrittrice Sara Segantin, Laura Boella, già professore di Filosofia morale ed Etica dell’ambiente all’Università Statale di Milano, il generale Giuseppe Giove, già Comandante Regione Carabinieri Forestale Emilia Romagna e Lombardia, Gaetano Benedetto, già co-direttore Generale del Wwf Italia e vice capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e molti altri.
I seminari si tengono in parte a terra, nella sala Paladin di Palazzo Moroni, in parte in acqua. Infatti, per la prima volta, le remiere patavine metteranno a disposizione barche tradizionali venete e vogatori, per un ciclo di conferenze itineranti sul patrimonio archeologico, artistico e culturale, lungo le acque del Piovego e del Bacchiglione.
L’evento è inoltre correlato da diverse performance di Matteo Raciti vincitore del Carnevale di Viareggio, di Nico Soffiato, chitarrista e compositore di NY e di Antonio Irre, artista performer della Biennale di Venezia 2022.
La prima esposizione della “Madonna dell’acqua lurida” è avvenuta a Padova, il 9 settembre 2019, in occasione del Future Vintage Festival. La scultura ha da subito suscitato polemiche, pur non essendo né blasfema né offensiva, come dimostrato da un articolo di Luisa Pozzar pubblicato nella stampa cattolica. La statua è riconosciuta dalla Chiesa come la prima “Madonna anti-inquinamento”.
Approfondimento sul sito www.madonnadellacqualurida.org
INTERVISTA a Federico Soffiato https://www.youtube.com/watch?v=E2MMEoxfx2g
Presentazione dell’autore dell’installazione a San Rocco https://www.youtube.com/watch?v=EQHnJaBd5RM
Angela Bigi, Redazione Ecopolis