Nasce a Padova il primo sportello contro discriminazioni e razzismo, un ambiente sicuro nel quale il singolo può ricevere ascolto, accompagnamento, tutela legale e psicologica, sostegno e consulenza.
Il merito è di Arising Africans, i cui volontari, in collaborazione con l’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale, hanno dato vita ad una rete locale di partners,
quali Catai, Psicologo di strada e Avvocato di Strada Onlus, per garantire un sostegno puntuale ed efficace a chiunque ne abbia bisogno.
La differenza di questo sportello, rispetto all’azione di altre realtà come Razzismo Stop sta nell’ampiezza del bacino di utenti a cui si rivolge: Arising Africans accoglie le segnalazioni di chiunque: richiedenti asilo e non, senegalesi come albanesi.
Ma cosa fa concretamente? Prima di tutto, gira la segnalazione all’Unar, che raccoglie tutte le segnalazioni della regione, alla quale attualmente ne arrivano circa appena una ventina all’anno, numero assolutamente inverosimile rispetto alla quotidianità che sta sotto i nostri occhi. Si tratta di un’azione di assoluta importanza perché solo così si possono prendere decisioni di azione a livello regionale.
Poi lascia all’utente tre possibilità d’azione, una di tipo diretto e due di tipo indiretto. Se l’interessato è disposto a rivelare la propria identità, l’associazione si muove attraverso una Pec o una raccomandata rivolta a colui che ha commesso l’atto discriminatorio, mettendolo in guardia sull’accaduto e sui diritti della vittima. Se, invece, l’utente, temendo ritorsioni future, preferisce non esporsi con nome e cognome, Arising procede nell’anonimato, parlando comunque dell’accaduto in conferenze e articoli, insomma rendendo pubblico quanto è successo; infine, nel caso in cui l’utente volesse evitare anche quest’ultima azione, la segnalazione viene semplicemente inoltrata all’Unar e niente altro.
Ne abbiamo parlato con Emmanuel Mbayo Mertens, volontario dell’associazione: «Basta con commenti offensivi su facebook o nell’autobus, basta con i pregiudizi appena “uno straniero”, ovvero magari semplicemente un siriano presente in Italia da vent’anni il cui nome però tradisce la sua origine non italiana, chiede di poter affittare un appartamento: tutti questi sono atti discriminatori puri» e aggiunge ancora «La mia paura è che questa situazione prima o poi scoppierà, come una pentola a pressione lasciata sul fuoco per troppo tempo. Prima che questo accada, noi vogliamo provare a fornire strumenti efficienti di risposta».
Arising Africans è un progetto nato nel maggio 2015 (si era presentato a Ecopolis già qui) con l’idea di riunire giovani afro-discendenti, afroitaliani, africani e italiani per promuovere una nuova azione congiunta, volta in primo luogo a rilanciare un’immagine non stereotipata dell’Africa, ovvero a disfare quella quotidianamente veicolata dai media italiani. Nel tempo si è costituita una vera Associazione che, attraverso campagne, manifestazioni, progetti e laboratori, svolge un’azione di promozione sociale, educazione alla cittadinanza globale, cooperazione, lotta al razzismo e alle discriminazioni. Proprio volendo combattere il razzismo e le discriminazioni di tipo etnico-razziale in modo puntuale, nasce a Padova uno spazio nel quale istituire delle pratiche contro aggressioni discriminatorie a cui si assiste quotidianamente.
Lo sportello è aperto tutti i giovedì dalle 18.30 alle 20.30 nella sede dell’associazione stessa, in via Ponte San Leonardo 1, a Padova. Per prenotare un appuntamento contattare Arising Africans all’indirizzo info@arisingafricans.com.
Laura Fasanetto, redazione ecopolis