Ma quale cemento, il piano delle acque è programmazione e collaborazione

pontile fistombaIl Piano delle acque e della navigazione, approvato dal Consiglio Comunale nel 2013, è uno strumento che rappresenta un ulteriore passo per valorizzare l’immenso patrimonio paesaggistico, storico, culturale, naturalistico e turistico che il Piovego rappresenta per la nostra Città. Negli ultimi 10 – 15 anni Padova ha fatto un importante percorso per riavvicinarsi alle proprie acque, recuperando una parte degli argini per trasformali pian piano in veri e propri parchi fluviali (penso allo Scaricatore – San Gregorio), o aprendo parchi cittadini a ridosso del fiume (penso al Venturini Natale). Con il Piano delle acque abbiamo fatto un ulteriore passo in più: il Piano, che non limita alcuna libertà di muoversi nel fiume, ha la finalità di rilanciare una frequentazione del fiume  nelle diverse forme (pubbliche, private o di associazioni) promuovendo uno sviluppo coordinato delle soste e degli attracchi.

Il Piano è uno strumento di programmazione, ovvero individua siti e tipologie degli attracchi ma non è un piano di lavori pubblici: consentirà a soggetti pubblici e privati di realizzare 18 pontili dislocati nel tratto del Piovego che va dalle Porte Contarine al Ponte dei Graissi e nel tronco Maestro dalla Specola al Ponte del Bassanello.

È un traguardo importante ottenuto attraverso il coinvolgimento di operatori fluviali, associazioni e enti, voluto anche dagli uffici Regionali, che serve a tutelare il valore dei nostri corsi d’acqua promuovendone un uso sostenibile a vantaggio di tutti i cittadini e non solo di pochi cultori. Si è voluto avvicinare il cittadino all’ambiente fluviale e alle bellezze naturalistiche e storico architettoniche della città.

Stiamo per questo facendo diventare il parco Venturini Natale (ex Fistomba) un prototipo di accesso al fiume per tutti grazie alla felice posizione di affaccio sul Piovego unita alla presenza di un’associazione che da anni presidia quel parco con il bar e tante iniziative che hanno trasformato questo luogo di degrado in un parco ben frequentato.

Abbiamo quindi sperimentato qui alcune piccole attività di promozione della navigazione. Tra queste l’iniziativa temporanea, svolta da maggio a novembre, di noleggio piccole barche elettriche e a remi che ha permesso a tanti padovani di accorgersi della straordinaria bellezza e dello straordinario valore dei nostri corsi d’acqua. Un pontile in legno di proprietà comunale, nessuna cementificazione, nessuna concessione revocata dalla Regione, come erroneamente detto da alcuni, ma una semplice manifestazione che è stata anche accompagnata da un programma di eventi culturali.

Adesso stiamo per realizzare altri piccoli pontili che consentiranno di promuovere e migliorare la fruibilità del fiume.

Il Comune sta facendo la sua parte in un ambito che vede gli Enti regionali preposti, quali referenti principali della gestione dei corsi d’acqua: promuovere il parco delle acque è l’inizio di un percorso che ha avvicinato Enti pubblici e realtà private e associative realizzando di recente anche un tavolo di coordinamento e di lavoro che sta affrontando i temi della manutenzione dei corsi d’acqua, del reperimento delle risorse, della promozione e della gestione dei corsi fluviali.

Le nostre acque sono una risorsa straordinaria che può riattivare percorsi virtuosi per un rilancio culturale, paesaggistico ed economico della nostra città: in un momento storico in cui le città divorano territorio, oggi abbiamo l’opportunità di riconquistare spazi di natura e di paesaggio nel centro di Padova, cogliere insieme questa opportunità è un grande obbiettivo per tutti.

Andrea Micalizzi, assessore al verde e acque  fluviali – Comune di Padova

12 thoughts on “Ma quale cemento, il piano delle acque è programmazione e collaborazione

  1. Veramente un ottimo lavoro!! Complimenti all’amministrazione e in particolare all’assessore che rilancia dei luoghi magnifici per troppo tempo dimwnticati e rivalorizza Padova come città fluviale!

  2. Per una cittadinanza attiva e consapevole che si appropria di spazi urbani, storia e natura,Bravo !!
    Le barchette sono davvero belle , ottima iniziativa per tutti, famiglie comprese.

  3. Ecco qua, siamo alla disinformazione stile Russia di Putin. Per le acque di Padova non esiste nessun intervento concreto. Un battello di turisti di è arenato sul Piovego alla golena S. Massimo, per il fondale troppo basso, e ci si immagina che sia intervenuto il comune. Ingenui! Dei privati cittadini hanno aiutato l’imbarcazione a disincagliarsi.
    Beh, saranno previsti dei lavori per ripulire il fondale, sempre più villeggianti noleggiano le house-boat e risalgono dalla laguna. Non ci pensate nemmeno!
    L’assessorato alle acque magari richiede alla regione Veneto la navigabilità da Piazza Castello alle Porte Contarine, per terminare l’anello delle acque di Padova, e incrementare il turismo di molto, e i visitatori si fermano una notte in più. Sognatori! Cane non mangia cane.
    Invece la nostra Francesca, nostra figlia, ha pianto, la sua baby-sitter padovana è emigrata, qui non c’è lavoro, altro che piani di programmazione che, parole loro, “non si sa né quando né con che fondi” verranno attuati. Pazzia.
    Mettersi d’accordo per la gestione di un bar al Parco Fistomba significa contribuire allo sviluppo delle acque padovane? Ma dai, siamo alle solite, agli amici degli amici, che pena.
    Proviamo a superare queste storie da letteratura russa, da commercio delle anime morte senza che cambi poi nulla, e immaginiamo che in Piazzale Boschetti ci sia una Stazione Marittimo-Fluviale, con tutta l’attrezzatura necessaria, come in tante città europee. Viaggiare per credere. E’ tanto difficile non pensare al cemento ma al recupero? Tanto l’auditorium lì non si farà più.
    Provate ad andare a Berlino o Roma dove i palazzi della musica sono in una zona periferica. Un motivo ci sarà, o no?
    Dispiace doversi confrontare con queste mezzecalzette dell’assessorato alle acque, con questi caposettori campioni del premio di produzione obbligatorio ( per aver fatto che cosa ?), eppure bisogna rimettere i fatti nella loro realtà.
    Avete visto degli accessi facilitati alle acque? Siete stati facilitati a vogare, a scendere dagli argini per prendere una barca e remare verso Noventa, verso Selvazzano o Voltabarozzo, verso gli attracchi della Rari Nantes, della Canottieri Padova, degli Amissi del Piovego?
    No, perché non ci sono, non è previsto alcun contatto con il Genio Civile, con la Sistemi Territoriali che governa le acque e le chiuse intorno a Padova, con il Magistrato alle acque.
    Si trattasse di leggere il Vangelo in chiesa, di ricordare i parchi pubblici, le scuole elementari che si affacciano sui canali padovani, con una decisione immediata sull’utilità delle acque pubbliche, con un gesto di coraggio.
    Intendiamoci, niente di eroico, solo la normalità rispetto ad un assessore alle acque e alle mura che forse ha giocato poco da piccolo, dato che voleva far sciare d’inverno sotto le mura di Via Paolo Sarpi.
    I fatti, servono i fatti, serve il turismo e il lavoro, non i piani regolamentati sui sei tipi di attracco (siete andati a leggere il piano ?) SU CUI NON E’ PREVISTO ALCUN TIPO DI INIZIO LAVORO. Niente. Chiacchiere. Anni che passano. Elezioni che arrivano. Altre chiacchiere. La giunta di centro-destra che inventa un traghetto similvenezia – tre fermate -, vi ricordate, che si arena al Ponte dei Graissi.
    La giunta di centro-sinistra che ha scarsa competenza sulle acque, non si può dir altro, non vuol farsi nemici, preferisce pensare al cemento, che lì ci si mette d’accordo.

  4. Intervento ammirevole, chiarificatore quello di Macali.
    Ad un certo punto scrive :”Cane non mangia cane”. Quante cose mi ricorda del mondo politico e sindacale padovano,quante!
    GRAZIE Macali! Grazie!
    Gianni

  5. un articolo vago pieno di sole buone intenzioni che vorrebbe replicare alle precise contestazioni degli Amissi del Piovego di una settimana fa e ben 3 commenti favorevoli che si succedono nel giro di meno di un ora, tutti che iniziano con le stesse parole “ottimo lavoro”. Vien da pensare male ….
    cara ecopolis, tu che fai da moderatore, che ci puoi dire sui tre interlocutori, partono tutti dallo stesso pop?

  6. Gentile Giovanni,
    troppa foga e troppa voglia di andare contro fanno perdere il focus e si pensa più agli insulti (che leggo in abbondanza) che al merito…
    1. io non ho detto che sono partiti i lavori di manutenzione, quello che penso è che bisogna fare di più sul questo fronte, specie ora che abbiamo un piano della navigazione. Gli enti preposti sono enti regionali e quindi come Comune ci siamo preoccupati di mettere insieme un tavolo tra enti e rappresentanti delle compagnie di navigazione per far fronte all’annoso problema delle manutenzioni. Nel frattempo il Comune contribuisce con quanto può e anche quest’anno abbiamo stanziato alcune decine di migliaia di euro per la manutenzione …ma possono solo essere un contributo al lavoro che altri enti devono mettere in campo.
    2. L’assessorato alle acque non ha mai chiesto la navigabilità del tratto dalle porte contarine alla specola …si informi bene prima di accusare e insultare…
    3. il bar al fistomba: ho detto che è stato determinante per recuperare un parco degradato oggi per fortuna ben frequentato e ricco di iniziative: penso possa essere un’opportunità avere un parco molto frequentato e luogo di tante iniziative che si affaccia al fiume …aver attrezzato le sponde con un pontile ha poi consentito a tantissimi padovani di scoprire per la prima volta le bellezze del Piovego: non sarà la soluzione di tutto ma possiamo dire che è un punto di partenza? …penso che anche il parco di via cossa al bassanello, affacciato al tronco maestro possa svolgere in futuro lo stesso ruolo. Infine ben vengano le iniziative di privati e associazioni in tal senso.
    3. gli attracchi di cui parla sono previsti sul piano: stiamo realizzando quelli di proprietà del comune e con il piano diamo la possibilità a privati di realizzarne altri… non ho mica detto che è tutto fatto. Ma noi abbiamo iniziato a realizzare i nostri.
    4. Lei dice che non esiste alcun contatto con il genio e con sistemi …si sbaglia non capisco come possa affermare con tanta arroganza questa cosa… conosce la mia agenda? i miei appuntamenti? …non mi risulta.
    5. Lei dice che nel piano non è previsto nessun inizio lavoro, anche qui dice una cosa sbagliata: ho detto più volte e scritto anche nell’intervento (le parole sono anche in grassetto) che il Piano è uno strumento di programmazione e non un piano di lavori pubblici (legga bene) …al piano seguiranno i progetti per i pontili: uno lo abbiamo già realizzato e di altri due abbiamo avuto in questi giorni le autorizzazione e a breve inizieremo i lavori.

    quindi prima di attaccare con tanto livore si preoccupi di riferire cose vere …altro che cane mangia cane… se ha piacere comunque possiamo incontrarci anche di persona oer approfondire le questioni… se può essere utile a chiarire alcuni concetti e, non si sa mai anche per me, per raccogliere, una volta sceso il livore, qualche indicazione utile. Sono sempre disponibile all’ascolto.
    saluti,
    Andrea Micalizzi

  7. gentili lettori,
    apprezziamo che il tema acque fluviali, navigazione e riavvicinamento dei cittadini alle stesse sia un tema che interessa così tanto.
    Notiamo però un certo livore nei commenti; se ne potrebbe fare a meno, senza per questo dover rinunciare a vedere le cose con accenti netti o sfumature differenti.
    Rispetto al quesito sollevato da Michele Rinaldi, precisiamo che ecopolis non agisce come moderatore dei commenti che sono pubblicati immediatamente e senza filtri. Agiamo a posteriori solamente per rimuovere eventuali post che contenessero insulti o apprezzamenti razzisti o xenofobi. Per fortuna ci è capitato di doverlo fare solo un paio di volte da 15 mesi a questa parte.
    Comunque sia assicuraiamo il sig. Michele (e i lettori nei quali ha insinuato il dubbio) che i commenti “pro azione dell’Amministrazione” provengono da differenti computer.
    la redazione di ecopolis

  8. Ringrazio Micalizzi per quanto sta facendo anche per le vie d’acqua di questa città: apprezzo il suo impegno,le attività che ha messo in campo e che continua a proporre.
    Mi permetto un appunto sulla gestione del Parco ex Fistomba, come fruitrice che ama il verde e quel bellissimo luogo ed anche come nonna.
    Da qualche anno il parco è stato progressivamente ricoperto da orrende strutture di plastica: la necessità di proteggere il burcio, l’idea di collocare una pizzeria per l’estate ma che rimane tutto l’anno con orribili e disordinati teloni a protezione, la pedana per concerti ormai stabile e pericolosa per i bambini in quanto priva di protezioni, il bar che apre quando vuole e senza un orario precisato, prevalentemente la sera, la scarsa igiene dei servizi…
    Si potrebbe avere più cura ed attenzione per questi aspetti?

    Grazie! Paola

  9. Io credo che sia la prima volta che un Assessore presti attenzione e si preoccupi così …tanto.. delle nostre acque e del nostro verde…negli ultimi…20..anni…
    Con i pochi fondi disponibili che..arrivano da parte dello stato e della poca collaborazione tra enti (e non capisco come mai .. forse… politicamente… non..la.si.pensa.. nello.stesso.modo politico…) ho comunque visto piantare alberi e fare manutenzione (es.via Goito…. Giudico..quello.che. vedo), valorizzare argini e rotonde, proporre biciclettate, barchine elettriche per far conoscere a noi cittadini quanto può essere bello il Piovego e il Bacchiglione visto da un’altra prospettiva.
    Ho visto una persona giovane, presente nei momenti di difficoltà dovuta alle intemperie (acqua-alluvione, neve-sale, pioggia-buche su manto stradale utilizzando anche il filo diretto con i cittadini, tramite social network in modo tale che la segnalazione arrivasse in modo veloce e diretto…).
    Io credo che noi cittadini dovremmo confrontarci civilmente con i nostri amministratori anche se politicamente non siamo dello stesso partito politico per proporre idee e per discutere…sempre civilmente..quello che non riteniamo sia corretto.
    Ho visto un ragazzo giovane presente alle sagre, alle manifestazioni…in mezzo ai problemi insomma disponibile…in mezzo a noi.
    Credo che se tutti noi iniziassimo a discutere civilmente non attaccando i nostri amministratori che…hanno voglia di fare qualche cosa di positivo forse qualche cosa salterebbe fuori…iniziamo…tutti noi cittadini e amministratori…a collaborare..e a non farci la guerra.

  10. Gentile Sig.ra Paola,
    ha ragione. Le struttre in plastica rovinano l’ambiente naturale, tra piovego, verde e natura, che è il Parco Venturini. Le dico questo in proposito:
    1. la copertura sul burcio è una struttura temporanea che serve a coprire il cantiere di restauro della barca. Una volta termitati i lavori, seguiti con la cura e la sapienza del prof. Zanetti, la copertura verrà tolta e il burcio potrà mostrarsi nella sua bellezza.
    2. il capannone che ospita la pizzeria, concordo con lei, non è bello da vedere: ma ci ha consentito di sperimentare un servizio di ristorazione in aggiunta al bar. L’esperimento è andato bene: la gensione ha retto bene il servizio e la gente ha dimostrato di apprezzarlo. Oggi possiamo pensare di realizzare uno spazio (magari semplicemente ampliando lo spazio del bar) che si inserisca bene nel contesto e abbia un impatto paesaggistico sostenibile.
    La ringrazio per l’interesse e la sensibilità, buona giornata,
    Andrea Micalizzi

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