Ignorati dall’amministrazione: una petizione per salvare l’area archeologica dell’Olmo d’Este

olmo_este_parcoLa scorsa primavera, ad Este, numerose associazioni ambientaliste, culturali e singoli cittadini hanno costituito il Comitato L’Olmo: organizzazione nata con lo scopo di recuperare e valorizzare l’area verde con vincolo archeologico di proprietà comunale che si trova tra via Olmo e via Salute.

Per il comune di Este l’offerta di una collaborazione volontaria e gratuita da parte di un nutrito gruppo di cittadini molto motivati a sostenere e sviluppare la vocazione turistica e culturale della città avrebbe dovuto essere una gradita occasione da cogliere e sfruttare al meglio. Invece l’amministrazione comunale estense ha di fatto ignorato la proposta del comitato, mettendo i pali tra le ruote anche alla realizzazione della comunque riuscitissima iniziativa Puliamo il Mondo, di cui abbiamo raccontato alla fine di settembre.

Inoltre la sindaca d’Este ha utilizzato strumentalmente uno sparuto gruppo di persone che andando casa per casa hanno cercato di strappare firme contro il comitato l’Olmo, diffondendo tra i cittadini la falsa notizia che nell’area in questione il comitato avrebbe organizzato concerti rock e realizzato iniziative di disturbo della quiete. Masarebbe stato sufficiente che alle nostre numerose iniziative pubbliche fosse venuto anche solo un amministratore per comprendere il nostro nobile intento di riqualificazione.

Comunque il Comitato non si arrende al boicottaggio, anzi rilancia, promuovendo una raccolta di firme in calce a una petizione rivolta al consiglio comunale, al quale si chiede di ridiscutere la destinazione della zona, restituendo ad essa una funzione dignitosa e assicurandone la fruibilità da parte dei cittadini.

La petizione (vedi qui pdf), per potere essere discussa in consiglio comunale entro 45 giorni, deve essere firmata da almeno 100 cittadini estensi. Ad oggi abbiamo già superato la quota di 250 e la volontà è quella di raggiungere i 300 sottoscrittori entro questa settimana per presentare ufficialmente l’istanza all’inizio della prossima. In questo modo ci auguriamo di arrivare a una costruttiva discussione prima di fine anno.

Nel frattempo, dopo le conferenze realizzate durante l’estate passata, utili a inquadrare l’importanza culturale dell’area nella storia di Este romana e a esplorarne altri aspetti storici, lo scorso 8 novembre si è tenuto il primo dei due incontri-dibattito programmati per questi ultimi mesi dell’anno: la tematica affrontata è stata la storia industriale dell’area dell’Olmo con il cambio di funzione dell’antico essiccatoio di tabacco, trasformato in officina elettromeccanica.

Con grande passione l’architetto Alessandro Ramini (socio del Circolo Legambiente di Este) ha intrattenuto i partecipanti con la sequenza storica e poi con la sua personale visione di come riqualificare tutta l’area.

Il prossimo 6 dicembre alle 21, nella prestigiosa sede del Chiostro di Santa Maria delle Consolazioni, ci sarà l’incontro: “Il Giardino Botanico come Bene Comune”. In questa occasione presenteremo la proposta di realizzazione di un giardino botanico in una parte dell’area. Interverranno Giada Zandonà, responsabile del Giardino Botanico di Parco Buzzaccarini di Monselice, e Luca Vigato, responsabile del Giardino Botanico dei Colli Euganei, presso Casa Marina. I due relatori illustreranno le loro esperienze di progettazione, realizzazione e gestione dei rispettivi giardini botanici.

Comitato Olmo di Este