Inquinamento da diossina a Monselice, Cambiamo Aria lancia la mobilitazione

MonseliceNelle zone di ricaduta dei fumi della cementeria di Monselice si è rilevata la presenza di diossine, furani – 21,1 volte rispetto alle zone non esposte –  prodotti clorulati e idrocarburi policiclici aromatici: tutte sostanze cancerogene o che interferiscono con il sistema ormonale.

Sono prodotte dal cementificio, che le spande da decenni nell’aria che respiriamo e sui terreni attraverso i fumi, bruciando ogni anno non solo circa 74.000 tonnellate di pet coke ma anche rifiuti, Leggi di più

Padova in una bolla di rumore e smog. Unica soluzione: limitare il traffico

inquinamento-acusticoNon ci sono solo Pm10, Pm2,5, Benzo (a) Pirene, Ozono e Biossido di azoto ad inquinare Padova oltre i limiti di legge. Anche l’inquinamento acustico supera in gran parte della città i limiti di legge stabiliti per proteggere la salute.

La causa principale è sempre la stessa: il traffico.

Recentemente il Comune di Padova, con la delibera del 30 gennaio 2018 ha approvato l’ultima relazione sullo stato acustico della città, realizzata insieme ad Arpav. Le conclusioni non lasciano margini a dubbi: Leggi di più

Fuori i diesel dalle città: è dura, ma si comincia con Italia e Germania

pexels-photo-248370Dal cosiddetto scandalo “Dieselgate sono passati quasi tre anni, ma le conseguenze nel dibattito pubblico sono ancora più sentite che mai.

Oltre alle ripercussioni strettamente legali, lo scandalo Volkswagen ha anche aperto una discussione sull’uso dei diesel nelle città, che è culminata lo scorso febbraio con la decisione della Corte Suprema tedesca di lasciare la libertà alle amministrazioni cittadine di poter bandire le auto a diesel dai centri urbani. Leggi di più

Acciaierie Venete: chiediamo uno sforzo di trasparenza e qualità

mattinopadova.gelocal.it_AcciaierieTrasferire il laminatoio di proprietà di Acciaierie Venete spa, da Mortise in riviera Francia, dove già insistono gli stabilimenti della più grande acciaieria padovana?

Come qualcuno ricorderà (ne abbiamo parlato qui, ndr), alla fine dello scorso anno i Comuni interessati (Padova, Saonara, Ponte San Nicolò) e le associazioni ambientaliste locali avevano già inviato alcune precise osservazioni e richieste di chiarimenti in merito al progetto.

La società di consulenza incaricata dall’azienda ha risposto Leggi di più

Rifiuti tossici di Pernumia: pericolosi ritardi nella bonifica

eXCeCA 13  anni dalla chiusura della fabbrica dei veleni ex C&C di Pernumia, a seguito del sequestro da parte del NIPAF, la quantità di rifiuti tossici asportata è irrisoria. Permangono 50.000 t di scorie e con i soldi finora stanziati si arriverà a portarne via meno del 10%. Questa l’amara conclusione del convegno di sabato 24 febbraio tenutosi a Battaglia Terme, dove è brillata l’assenza del rappresentante della Regione. Leggi di più

Finito il 2017, annus horribilis del decennio per la qualità dell’aria

1inquinamentoA Padova il 2017 è stato l’annus horribilis del decennio per quanto riguarda la qualità dell’aria, fuorilegge per PM10, PM2,5 ed Ozono.

In particolare per il PM10 è da un decennio che non si registravano così tanti sforamenti del limite di legge giornaliero (50 microgrammi per mc d’aria da non superarsi per più di 35 giorni in un anno): ben 102. Bisogna tornare al 2007 per trovarne un numero maggiore (scarica tabella).  

Ed è il 17esimo anno in cui Padova è consecutivamente fuorilegge per il PM10. Leggi di più

Gallina ruspante non più commestibile. Monselice lancia la petizione: rifiuti come combustibili? No grazie

Monselice_css_cementifici 2Le analisi intorno ad impianti d’incenerimento e cementifici che utilizzano rifiuti come combustibile o come sostitutivo alle materie prime dicono che sulle uova e sui grassi animali si riscontrano presenze (spesso rilevanti) di diossine, furani, PCB (policlorobifenili) e altre sostanze cancerogene. In Italia, analoghi risultati li ritroviamo a Fanna (Pn), a Parma, a Montale (Pt), a Forlì.

Nella capitale dei cementifici, tra Este e Monselice (3 impianti nel raggio di 5 Km), comitati e associazioni avevano per anni, inutilmente, chiesto indagini e ricerche alle autorità preposte. Leggi di più

Padova quarta città più inquinata d’Italia. Tra i candidati, chi se ne occupa?

smog_padova_traffico_legambientePadova è la quarta città più inquinata d’Italia. Solo in questo primo scorcio di 2017, Padova ha superato per ben 48 giorni il limite di legge giornaliero di concentrazione delle PM10 (50 microgrammi per metro cubo d’aria), le polveri sottili responsabili di bronchiti, asme e tumori.

Padova ha fatto meglio solo di Torino (54 giorni), Frosinone e Cremona (52) e è a pari merito con Vicenza. Padova ha sensibilmente peggiorato la sua posizione rispetto al 2016 e al 2015 in cui era l’undicesima città più inquinata, e fa peggio delle altre città venete: Venezia è a 47 superamenti, Treviso a 42, Verona a 38. Leggi di più

Pfas: l’inquinamento delle acque venete diventa un caso nazionale

pfas_veneto_legambienteL’inquinamento da Pfas che sta interessando le tre provincie venete (ne avevamo scritto qui) è ormai un problema fuori controllo che può avere investito tutto il territorio nazionale attraverso la commercializzazione di alimenti contaminati quali uova e pesci provenienti da allevamenti delle zone contaminate.

A dichiararlo è il dottor Giorgio Cester direttore della Sezione Veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Veneto nel verbale della commissione Tecnica regionale sui Pfas del 13 gennaio 2016. Leggi di più

Hai avuto la bronchite o una brutta influenza?

144287_71788_resize_597_334Dal 1 gennaio 2016 fino a mercoledì 10 febbraio Padova ha registrato 26 giorni di superamento del limite di legge di 50 microgrammi per metro cubo d’aria delle polveri sottili (PM10) (volendo “pignoleggiare” i superamenti andrebbero considerati 28, visto che domenica e mercoledì scorsi la centralina che fa media urbana ha registrato 50 microgrammi).

L’OMS considera questo limite di legge assolutamente inadeguato per proteggere la salute umana, e ne richiede un radicale abbassamento.

Non a caso lunedì scorso la Società italiana di pediatria (Sip) ha denunciato che i Pronto soccorso pediatrici, in questo periodo di forti picchi delle polveri sottili, hanno registrato un incremento del 25% degli accessi per emergenze respiratorie. Leggi di più