Padova, la più inquinata d’Italia nel I trimestre 2015

viale codalunga2Padova vince il triste – e preoccupante – primato di essere la città più inquinata d’Italia secondo i dati ARPA relativi al I trimestre 2015.

E’ un primato ufficiale, calcolato sulla base delle rilevazioni fatte dalle Agenzie regionali per la protezione ambientale; l’8 giugno scorso sono stati resi noti i dati relativi al Pm10 nei primi tre mesi del 2015 per quanto riguarda l’aria delle trenta città più popolate d’Italia.

La maglia nera spetta a Padova che – per i primi novanta giorni dell’anno – ha respirato mediamente 53 microgrammi di polveri sottili per ogni metro cubo d’aria. Ma poco meglio va a Milano e Reggio Emilia, entrambe a quota 51,2 microgrammi di particolato per metro cubo (il mite di legge annuale è di 40 microgrammi).

Come sempre, la zona più critica è la pianura padana: le città di Lombardia, Veneto ed Emilia occupano 11 dei primi 13 posti nella  provvisoria classifica dell’inquinamento 2015. Anche per i picchi giornalieri, maglia nera ancora Padova che colleziona 41 sforamenti del limite di legge giornaliero di 50 microgrammi di pm10 per metro cubo. Mentre per legge il tetto degli sforamenti annuale è fissato ad  un massimo di 35 giorni durante tutto l’anno. Seguono Milano, Reggio Emilia, Torino, Parma, Brescia, Verona, Modena, Rimini, Venezia.

Evidentemente l’attacco alla mobilità sostenibile sta avendo i previsti effetti negativi. Va invece potenziato il servizio urbano di autobus (soprattutto rendendolo più frequente) aumentando radicalmente le corsie preferenziali, che farebbero guadagnare velocità commerciale: secondo APS 2 km/h in più valgono almeno 1 milione di riduzione dei costi.

Vanno investiti si soldi delle multe degli autovelox per creare una rete di parcheggi scambiatori ai confini dell’area metropolitana supportati da un potenziato trasporto pubblico locale. Va aperto un serio dibattito con la comunità locale sulla possibilità di istituire un’ampia area di limitazione della mobilità privata. Bisogna iniziare a lavorare almeno sul controllo e moderazione del traffico in entrata in città (250mila spostamenti al giorno): questo si può fare, ad esempio con l’Ecopass che finanzierebbe anche il potenziamento della rete dei trasporti alternativi.

Si abbassi inoltre il limite di velocità a 30km orari in tutta la città per garantire maggiore sicurezza a pedoni e elisiti, incentivando così spostamenti senz’auto per i percorsi urbani. Infine si continui con la politica di sviluppo di piste e percorsi ciclabili.

Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova

3 thoughts on “Padova, la più inquinata d’Italia nel I trimestre 2015

  1. per quelli che penseranno che sia tutto una manovra dei soliti comunisti, ecco la notizia ripresa di uno dei maggiori quotidiani italiani, La Stampa di Torino, il cui editore di riferimento (controllo il 77% delle quote) è una Holding che controlla una fabbrica di …..

    http://www.lastampa.it/2015/06/07/medialab/webdocauto/litalia-che-soffoca-fcsAUhgVhkiIKxcqRjUcbJ/pagina.html

    ottima, ma inquietante, la cartina dei bolli neri, il più grande dedicato alla nostra città

  2. La stazione di riferimento di Padova, Via Reni, siamo sicuri sia rappresentativa della cattiva aria che respiriamo a Padova? Temo ci sia molto di peggio. Inquietante davvero.

  3. ok mobilità sostenibile, ma bisognerebbe affrontare meglio e concentrarsi su “cosa inquina di più”, cioè il riscaldamento degli edifici…
    estratto dallo stesso articolo della Stampa
    “….
    Cosa inquina di più?
    A differenza di quello che si potrebbe pensare, le auto e in genere i trasporti stradali non sono la causa principale dell’inquinamento atmosferico: ne generano – secondo i dati Ispra – solo il 17 per cento. La maggior parte delle emissioni viene infatti dalla combustione non industriale, e in particolare dal riscaldamento, colpevole del 41 per cento del totale. Agricoltura, processi industriali e trasporti non su gomma sono responsabili ciascuno del 5 per cento delle emissioni. “

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