Sblocca Italia, all’inceneritore di San Lazzaro rifiuti da tutto il Paese

lasciatecirespirare_2L’ articolo 35 del decreto legge n.133 del 12 settembre 2014, altrimenti detto “Sblocca Italia“, che ha ottenuto la fiducia alla Camera e attende l’approvazione definitiva, prevede che tutti gli inceneritori (a noi piace chiamarli ancora così, piuttosto che con il termine “rassicurante” di termovalorizzatori) divengano “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale“.

Cadranno così i vincoli di bacino, e di conseguenza tali impianti potranno incenerire i rifiuti urbani, i rifiuti speciali non pericolosi e i rifiuti speciali pericolosi a solo rischio sanitario, prodotti non soltanto localmente, ma nell’ intero territorio nazionale fino a saturazione del carico termico.
Si prevede inoltre il dimezzamento dei tempi per le procedure di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione integrata ambientale.

Questa legge, passata quasi completamente sotto silenzio nella nostra città, avrà pesanti ripercussioni sul piano della qualità della vita e della salute dei cittadini padovani. Infatti l’inceneritore di San Lazzaro – Camin è stato in questi anni al centro delle lotte dei cittadini e dei comitati, che ne hanno fatto rilevare i rischi per la salute e il contributo non trascurabile all’inquinamento dell’ambiente non solo circostante, dato che i venti possono trasportare a grandi distanze le sostanze e le polveri sottili emesse. Al termine di questo ciclo di lotte era stato preso l’impegno da più parti politiche per la chiusura delle prime due linee dell’inceneritore, in rapporto all’aumento della raccolta differenziata e alle azioni verso il “rifiuto zero”.

Ora sono evidenti a tutti le immediate conseguenze del decreto, che disincentiverà la raccolta differenziata, vanificando i comportamenti virtuosi dei cittadini padovani che la praticano soprattutto sperando di ridurre la quantità di rifiuti inceneriti nell’inceneritore di San Lazzaro. Una volta approvato il decreto, la struttura potrà infatti bruciare rifiuti provenienti da tutta Italia, e non solo da Padova.

Ricordiamo tra l’altro che qualche tempo fa proprio il nostro comitato denunciò per primo il fatto che arrivassero dalla Campania rifiuti a pagamento al nostro inceneritore. In quell’occasione i vertici regionali, dopo aver riconosciuto di non essere stati informati, avevano bloccato prontamente tale operazione, che ovviamente di solidale non aveva nulla, ma faceva riferimento ad interessi economici.
Crediamo quindi che l’Amministrazione ed il Consiglio comunale debbano prendere pronta posizione contro l’articolo 35, chiedendone lo stralcio, così come tra l’altro hanno già fatto numerosi Comuni dell’Emilia Romagna, altra regione in cui gli inceneritori non mancano.

Comitato Lasciateci Respirare Padova

Sintesi a cura di Marco Perini, redazione di Ecopolis

5 thoughts on “Sblocca Italia, all’inceneritore di San Lazzaro rifiuti da tutto il Paese

  1. … sarà così terribile e infausto che io continuerò come sempre a fare (e per quanto possibile a diffondere) una raccolta differenziata del quasi 100% … secco non riciclabile compreso però, che esiste … e con i cassonetti/bidoni ‘stradali’ e non con il ‘porta a porta’ … oggi, con la crisi paurosa che c’è e che resta, con l’incapacità di far ripartire l’economia reale, con i costi dei servizi pubblici che aumentano sempre di più (quasi ‘vertiginosamente’), piuttosto che pagare a caro prezzo lo smaltimento dei rifiuti alla Germania e paesi del nord europa, è chiaramente meglio, se mai ne fossimo capaci, di ‘termovalorizzarceli’ da soli …
    Volete una vera battaglia per aumentare la raccolta differenziata in Italia?: all’Aquila, città nel suo insieme esteso, di 70.000 abitanti più studenti, non c’è l’ombra di alcuna forma di raccolta differenziata. In questo caso Legambiente cosa fa?

  2. la questione centrale, in questo caso, è cosa si brucia e l’efficacia dei controlli. la parola a dei tecnici seri.

  3. Cara redazione e caro Comitato Lasciateci Respirare Padova,
    lo sblocca italia è in piena continuazione con quello che voleva fare Berlusconi, poi Monti e poi Letta. Ora il nostro rottamatore Renzi lo ha messo nero su bianco. Non riguarda solo i rifiuti, ma anche l’acqua, e poi l’energia, le trivellazioni ecc. ecc. Credo che a partire dalle nostre specificità una discussione seria insieme la si potrebbe fare. Noi del comitato provinciale Padovano 2SI Acqua bene Comune siamo disponibili.
    Saluti
    Gianni Sbrogiò

  4. salve,
    diventerebbe un problema molto grave
    se fosse possibile promuovere una petizione, mi presterei a fare divulgazione

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