Non ci basta la tempesta: ad abbattere gli alberi ci pensiamo anche da soli

WP_20140710_005A pochi giorni dalle elezioni già incombono sulla nostra città nuovi abbattimenti di alberi per dare spazio a nuovo cemento: i lavori di costruzione di una nuova rotonda all’Arcella, da posizionare all’incrocio tra via Buonarroti, via A. Da Murano e via Guicciardini e che prevede, per questo, il taglio di ben 8 alberi perfettamente sani.

L’opera ha un costo di 350.000 euro e, oltre alla realizzazione della rotonda, sono previsti posti auto in una zona che non presenta alcuna necessità di ulteriori parcheggi essendone abbondantemente provvista.

Il problema sta all’origine e come tale va trattato non sprecando denaro pubblico per siffatte opere, ma privilegiando il ridisegno di una viabilità migliore per mitigare l’eccesso di traffico. Le vie in questione hanno, inoltre, già subito negli ultimi anni pesanti abbattimenti di grandi alberi con peggioramento complessivo della qualità dell’aria e della vivibilità della zona.

La seconda criticità riguarda il taglio di altri 19 tigli sani lungo via D’Avanzo per un non chiaro progetto di “sistemazione aiuole in prossimità del Ponte Unità”. Ricordiamo che tali lavori sono parte di una serie di opere di “riqualificazione”, già pianificate dalla precedente amministrazione, con le quali nel 2013 si era cercato di abbattere una ottantina di alberi sani, presso l’Arcella, per la creazione di una pista ciclabile. Un’azione che numerosi comitati cittadini della zona, tra cui noi, hanno fortemente osteggiato.

E’ chiaro che la sostituzione di ben 27 alberi sani e maturi (oltre i 30 anni di età) con altrettanti arbusti, spesso piantumati in luoghi diversi e di nessuna utilità per  i cittadini (es. in prossimità di  ponti o cavalcavia), è una ben magra consolazione per gli abitanti locali. Inoltre c’è da evidenziare che in due anni  sono  stati  sostituiti oltre 1200 alberi, tra platani, tigli, bagolari e olmi, con  specie arbustive (acero campestre, corniolo, parrotia, frassino minore, etc.)  che, una volta adulte, non raggiungeranno mai le taglie delle precedenti e, per un buon numero di anni, permarranno talmente piccole da non recare conforto di ombra nelle torride estati padovane che ci attendono. Inoltre ciò penalizzerà ancora di più la vita agli anziani soli che soffriranno alquanto nelle loro incombenze quotidiane con grave rischio di malori dovuti al calore.

Ora si presenta una formidabile opportunità alla nuova amministrazione per dare discontinuità alla politica di chi lo ha preceduto, ripensando profondamente  i progetti di cementificazione e per ridare finalmente la giusta voce ai cittadini che in questi anni si sono battuti per la difesa del verde territorio urbano.

Per il “Comitato difesa alberi e territorio”

Francesca Gelli, Giuseppe Gangemi,  Alessandro Angrilli,  Francesco Palermo, Roberto Marinello,  Emanuela Bettella