Quando il cemento copre anche la nostra storia

img002_1_1 (1)Isola dell’Abbà, frazione del comune di Polverara, è un piccolo borgo con un alto valore storico-culturale e paesaggistico.

La denominazione di “Isola” deriva dal fatto che intorno all’anno 1000 questa zona, a confine tra Ponte San Nicolò, Legnaro e Polverara era un piccolo lembo di terra circondato in gran parte da terreno paludoso; l’aggiunta poi di “Abba’” è dovuta alla donazione del Vescovo Ulderico, nel 30 Marzo 1076, di quella porzione di Legnaro all’Abate del Monastero di Santa Giustina in Padova.

La storia di questo luogo è ricca di testimonianze che a tutt’ora si possono trovare sparse nella frazione. Di notevole interesse storico sono, fra le altre, la Chiesa intitolata a San Leonardo risalente all’inizio del XII secolo, e Villa Priuli Rezzonico, edificata nel XVI secolo, che comprende alcune barchesse e pertinenze coperte, un giardino ed un brolo racchiuso da una elegante cinta muraria. Degna di nota è la bellissima statua settecentesca della Madonna col Bambino in pietra d’Istria posta nell’angolo della recinzione della Villa che guarda il Canale: sul piedistallo porta lo stemma della veneta famiglia Rezzonico.

Essendo questa la sua storia, ai giorni nostri Isola risulta essere un piccolo gioiello alle porte di Padova. Ciò che la rende speciale è la sua identità rurale: nelle vicinanze è difficile trovare un altro luogo simile, caratterizzato da un paesaggio verde e rigoglioso. Passare per questa frazione significa immergersi in un territorio che ricorda la tranquillità di un paesino agreste dei tempi passati. Purtroppo però attualmente Isola è soffocata da una viabilità inadeguata all’aumento del traffico, ed è minacciata da una serie di progetti altamente impattanti che non ne valorizzerebbero le potenzialità (Piano urbanistico e camionabile Bovolentana).

Vedere quanto ha da offrire questo territorio, seppur così piccolo, ci fa pensare a ciò che qui si potrebbe fare: recuperare, ad esempio, il patrimonio edilizio, data la presenza di casolari tipici della campagna veneta che necessitano di interventi di ristrutturazione e che sarebbero poi ideali per realizzare diversi progetti quali agriturismi e bed & breakfast, maneggi o fattorie didattiche.

Si può poi pensare di realizzare percorsi di diverso tipo (pedonali, ciclabili, a cavallo) dato che la zona è già ora molto frequentata dagli amanti delle passeggiate. Inoltre possono essere promosse tutte quelle iniziative all’aperto che valorizzano lo stare insieme e lo spirito di comunità come le sagre paesane.

Non si deve poi dimenticare che la zona verde che affianca il canale Roncajette è classificata come  “area di connessione naturalistica di primo grado”.

Il territorio di Isola dell’Abbà è ricco di numerose specie arboree, erbacee, canneto e di svariate specie faunistiche, in particolare volatili, ma anche mammiferi ed anfibi. Questa località è anche tappa annuale della “transumanza”.

Tutte queste tipologie di progetti possono appoggiare uno sviluppo sostenibile del territorio, con conseguente aumento del “benessere”, sia per gli abitanti che per i visitatori.

Il progetto del Parco Agro-Paesaggistico si inserisce perfettamente in questo ambito dato che nella sua essenza riassume tutte le opportunità per un territorio come quello di Isola dell’Abbà: l’opportunità “sociale” che comporta unamigliore qualità dell’abitare, quella “ambientale” che si esprime in una rete ecologica a elevata biodiversità e quella “economica”, comprendente un’agricoltura sostenibile e l’inserimento in circuiti turistici-culturali.

Se anche tu hai a cuore la tutela del nostro territorio, puoi approfondire questa tematica leggendo la schedaBorgo di interesse storico a rischio cementificazione”, terzo di una serie di approfondimenti che raccontano storia, situazione attuale e prospettive future sui Luoghi del Paesaggio per il Parco agro-paesaggistico-metropolitano.

Chiara Pengo

Luca Marzotto

Casimiro Marangotto

Carla Daniele

Mauro Dal Santo

 

One thought on “Quando il cemento copre anche la nostra storia

  1. io invidio la vostra tenacia nel tenere alto l’interesse per l’ambiente.
    dal mio punto di vista, non c’è più speranza.
    basta guardare Selvazzano, dove il sindaco che ha cementificato ogni singolo cm² del territorio è stato rieletto (spunta un centro commerciale all’anno).
    o a padova, che lascerà nascere un nuovo alì a Brusegana e uno vicino al P1 (di fronte alla villa della quale non ricordo il nome) che forse è sotto abano.
    beh, bravi anche per le vostre continue battaglie.
    io avrei smesso già da un pezzo.

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