Ucraina: ognuno di noi può fare qualcosa

elemtto_colori_locandinaLa guerra civile che si sta consumando in Ucraina si è fatta tragicamente vicina: la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli e del suo interprete Andrei Mironov ha riacceso i riflettori su un conflitto che dista da noi solo geograficamente, e nemmeno troppo. Assieme a loro hanno già perso la vita centinaia di persone dall’inizio delle tensioni.

Per sensibilizzare i cittadini su quanto sta accadendo in Ucraina venerdì 30 maggio 2014 alle ore 11.30 Donne in nero e Associazione per la pace saranno in piazzetta Garzeria a Padova con l’iniziativa “Per un’Europa di pace: no alla guerra in Ucraina!”. Non si può rimanere in silenzio davanti al pericolo di un’altra guerra che, sempre secondo le associazioni organizzatrici, potrebbe riaprire lo scontro tra Est e Ovest, tra Russia e NATO.

Lo scopo dell’incontro è quello di riportare l’attenzione sui diritti e il futuro della popolazione civile, invitando l’Unione Europea a sostenere con forza e decisione tutti coloro che in Ucraina e in Russia operano per una soluzione non violenta del conflitto. Inoltre, denunciando l’aumento della militarizzazione locale, regionale e mondiale, le due associazioni auspicano un’Europa capace di costruire una civiltà libera, equa e pacifica.

Non si tratta dunque di appelli, petizioni, raccolta firme o consensi: si tratta solo di offrire qualche spunto di riflessione per il dibattito che si sta sviluppando attorno a questo conflitto.

Ciò che possono fare i governi europei è interrompere la collaborazione all’espansione della Nato ad Est e chiederne lo scioglimento per favorire la distensione internazionale. È necessario anche rinunciare ai 28 eserciti nazionali, preparare un efficace corpo civile europeo di pace e ridurre drasticamente le spese militari. È infatti inammissibile che l’Europa, nonostante la crisi che sta vivendo, continui ad investire denaro negli armamenti. I dati 2013 del SIPRI ci parlano di una spesa militare europea di complessivi 407 miliardi di euro. Le spese militari non servono per accumulare inutili armi negli hangar, ma per realizzare una politica di potenza fondata sulla continua preparazione della guerra.

L’Europa che viene invocata da Donne in Nero e Associazione per la Pace è un’Europa libera dalla guerra e dai nazionalismi, lungimirante, capace di disegnare un futuro di pace, di convivenza e di interdipendenza, di sviluppo sostenibile libero dal ricatto dei paesi possessori di fonti fossili: per questo le recenti elezioni rappresentavano un nodo cruciale per il raggiungimento di quest’ideale. Si è purtroppo resa evidente la spinta nazionalista e antieuropeista di molti paesi membri, indice che è sempre più urgente la creazione di un’identità collettiva forte. Ed è anche alla luce di questi risultati che l’incontro del 30 maggio diventa indispensabile.

Ognuno di noi può fare qualcosa ed è per questo che la sensibilizzazione dei cittadini gioca un ruolo fondamentale: anche solo conoscere e diffondere quanto sta realmente accadendo in Ucraina è un modo per cambiare le cose.

Partecipare questo venerdì è importante.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa clicca qui.

Donne in Nero

Associazione per la pace