Alberi da abbattere diventano sculture: un nuovo valore per il verde della città

Il 21 novembre, in occasione della Giornata Nazionale degli alberi, saranno rivelati i luoghi in cui prenderanno forma le prossime sculture del progetto UrbArt.

Qualche anticipazione? Dopo la prima al parco Milcovich, anche a Santa Rita, al Sacro Cuore, in via Sorio e in via Reni altre piante destinate all’abbattimento per motivi di statica o di salute, invece di andare perdute, rimarranno parte del verde pubblico sotto forma di opere d’arte.

Un vero e proprio percorso arte-natura che va disegnandosi nella nostra città a cura delle associazioni Marga Pura e Teatro Invisibile,  con il contributo della Fondazione Cariparo, nell’ambito del progetto CulturalMente.

“Abbiamo pensato a un museo all’aria aperta, in luoghi insoliti, che utilizzi materiali già presenti e da rileggere in chiave artistica. Un approccio curioso, inaspettato, a bassissimo impatto ambientale e che faccia del riuso e della trasformazione il suo potenziale, portando l’arte alle persone e non viceversa”, spiega la direttrice artistica Sara Celeghin.

Al termine della prima edizione, verrà creata la mappa di un percorso ciclo-pedonale tra le varie opere, stimolando turisti e cittadini a far durare nel tempo l’iniziativa e contribuire a trasformarla in un’esposizione permanente.

UrbArt trasporta direttamente nel contesto urbano l’idea di iniziative di successo come Arte Sella (Borgo Valsugana, purtroppo interessata dai danni del maltempo), Art in Wood (Emilia Romagna) e Wood’n’art (Livigno) con scultori come Gianluigi Zeni, autore della prima opera, e Lionello Nardon, Matteo Gandini e Mauro Pietro Gandini, Roberto Tonon che realizzeranno le prossime.

Il progetto si propone l’obiettivo, ambizioso, di informare l’opinione pubblica e spiegare la scelta necessaria ed obbligata dell’abbattimento, non a parole ma facendo “della pianta tagliata un nuovo valore, del lutto per la perdita del verde una possibilità di trasformazione”. Trasformazione a cui è possibile prendere parte vedendo l’artista al lavoro, dal momento che le sculture vengono realizzate sul posto, con la pianta ancora radicata nel terreno.

Per gli studenti dei licei Curiel e Selvatico, inoltre, un’esperienza di alternanza scuola-lavoro prevede l’affiancamento agli scultori professionisti nella fase preparatoria, attraverso la proposta di idee e la realizzazione di bozzetti che diventeranno a loro volta una mostra per la città.

Una volta finite, le sculture sono anche un’occasione di festa e condivisione. A ogni inaugurazione, infatti, si accompagnano performance artistiche che coinvolgono il quartiere, come è successo lo scorso 23 settembre al parco Milcovich (qui le foto e qui il video dell’inaugurazione): Acroyoga, Body Painting e nei giorni precedenti anche una caccia al tesoro tra i negozi dell’Arcella.

In attesa dei prossimi cantieri di scultura e delle future iniziative, è possibile rimanere aggiornati sul sito ufficiale http://www.margapura.it/urbart/ e su facebook .

Oppure fate una passeggiata al parco Milcovich, dove un acrobata si issa sulle braccia, piegando le gambe come in una ruota e invitando chi passa a fare altrettanto. Un albero che, seppur tagliato, non ha ancora finito la sua vita nel verde.

Annalisa Scarpa – redazione ecopolis