Sì al Nuovo Giustinianeo. Ora si entri nel merito e la nuova pediatria rispetti le mura

pediatria comitato mura veduta sud ridottaLa decisione di un unico Ospedale in due parti integrate: “polo cittadino” e “polo dell’innovazione”, appare saggia e lungimirante.

Questo è il giudizio esplicito del Comitato Mura che vede nel primo polo, attraverso la ristrutturazione e modernizzazione dell’attuale comparto di via Giustiniani, l’opportunità per riabilitare questa zona del centro di Padova e per accelerare la realizzazione di un tratto importante del Parco delle Mura e delle Acque, integrato con le funzionalità ospedaliere che si deciderà di mantenere nell’area.

A valle della decisione sui due poli, che fa onore alla città, chiediamo a tutti i protagonisti della vicenda (Regione, Comune, Azienda Ospedaliera e Università, con il convinto e indispensabile supporto della Soprintendenza) di scongiurare, rivedendo collocazione e dimensioni, l’ulteriore sfregio del previsto massiccio blocco della Nuova Pediatria, con progetto in itinere, rispetto alla quale il Comitato Mura, con generale consenso, ha già espresso in tutte le sedi istituzionali la propria decisa opposizione. Un volume abnorme, 72×25 metri di base per 8 piani ospedalieri (equivalenti a 10 piani civili) di altezza pari a oltre 55.000 mc, a soli 26 metri dalla cortina rinascimentale e a 17 metri dal baluardo Cornaro del Sanmicheli!

Al fine di dare un contributo per soluzioni alternative all’impatto irrimediabile di questo alto parallelepipedo, il Comitato Mura, ben consapevole delle impellenti e più che sacrosante necessità ospedaliere, nell’estate scorsa ha redatto una ipotesi/esemplificazione progettuale alternativa che dimostra la possibilità di rinnovare l’area di via Giustiniani (cliniche + monoblocco) pur nel rispetto delle Mura, dell’antico Giustinianeo e del canale di San Massimo e, soprattutto, della vista-skyline del centro storico dall’esterno delle mura.

L’ipotesi del Comitato Mura, da settembre a oggi, è stata illustrata – oltre che in collaborative e utili riunioni con il Sindaco Giordani, il Vicesindaco Lorenzoni e l’Assessore alle Mura Micalizzi – al Rettore Rizzuto, al Direttore dell’Azienda Ospedaliera Flor e al Presidente della 5° Commissione sanitaria regionale Boron, e discussa in numerosi incontri, conferenze e seminari. 

L’esemplificazione progettuale (visibile quimostra che:

a) volendo salvare l’immagine del centro storico e la continuità del Parco delle Mura, non tutta la volumetria necessaria per l’intero nuovo polo ospedaliero padovano (pari a circa 1.200.000 mc) è realizzabile nell’area attuale;

b) possono essere comunque costruiti edifici di notevole volumetria, almeno equivalente all’attuale (circa 750.000 mc.). Nuove costruzioni che, assieme al mantenimento dei corpi di fabbrica ancora efficienti e/o di valore storico-architettonico, possono soddisfare egregiamente i fabbisogni per il primo indispensabile “polo cittadino” del nuovo ospedale e nello stesso tempo ricomporre questo importante quadrante sud-est del centro storico.

L’ipotesi mostra inoltre che la volumetria prevista per Nuova Pediatria, da eseguirsi in tempi brevi, potrebbe sorgere nella zona attorno a via San Massimo-zona Obitorio (cerchio rosso nella piantina visibile qui), con altezza contenuta in 4-5 piani, evitando l’ulteriore deturpazione della città antica. Oppure l’intero polo materno infantile potrebbe spostarsi nell’attuale Ospedale Sant’Antonio o seguendo altre soluzioni che l’Azienda Ospedaliera potrà suggerire nell’ambito dell’ampia trattativa in corso.

Nell’area delle cliniche ad est di via Giustiniani, il Comitato Mura ritiene non sia ammissibile superare le attuali altezze, in particolare quella della quinta storica lungo via San Massimo, per evitare quella che già più volte è stata definita una ferita al centro storico.

Comitato Mura di Padova,  a cura di Elena Coppola – redazione ecopolis

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