Piove di Sacco vuole abbattere settanta pioppi neri. Le associazione fermano il provvedimento

PioppiIl Comune di Piove di Sacco aveva decretato senza senza una perizia ufficiale il taglio di un intero filare alberato in una zona di pregio storico e paesaggistico.

Ma Legambiente, l’associazione Comitato spontaneo Madonna delle Grazie e l’associazione Spiritus Mundi, che si occupa della ricostituzione dei boschi di pianura, però intervenute e il provvedimento è stato fermato (per ora).

Si tratta di settanta pioppi neri lungo via Piave, dove scorre il Fiumicello, che fanno da contorno al santuario della Madonna delle Grazie e sono parte integrante del cono visivo che valorizza il monumento religioso; il filare, inoltre, continua verso Brugine e costituisce quindi un gradevole trait d’union tra i due comuni.

Le voci sull’abbattimento dei pioppi risalgono al 2013 e l’anno successivo venne recuperata una relazione tecnica del Comune che dichiarava che i pioppi del filare andavano abbattuti per motivi di sicurezza, anche perché giunti a naturale fine vita, dopo appena 50 anni, mentre è documentato che si tratta di una varietà che vive fino a 200 anni.

A convalida di questa relazione, spunta una perizia che conferma l’abbattimento, ma si tratta di un documento non firmato intestato alla stessa ditta che gestisce il verde pubblico a Piove di Sacco. Una perizia non ufficiale, quindi, per un lavoro che sarebbe valso intorno ai 100 mila euro.

Legambiente interviene per vederci chiaro e con l’ausilio del botanico e fitopatologo Simone Petrini effettua un sopralluogo al filare. Secondo il tecnico, il filare è danneggiato ma non compromesso e meno del 10% degli alberi è da abbattere. Aggiunge anche, di fondamentale importanza, che il danneggiamento e la compromissione sono da imputare proprio a potature che si sono susseguite nel corso degli anni, sbagliate sia nei tempi che nei modi. Le potature effettuate a maggio, ad esempio, a primavera inoltrata, aumentano il rischio di infezioni; la capitozzatura d’altro canto è un intervento che ha delle ripercussioni negative sull’apparato radicale e quindi sulla stabilità della pianta.

Con queste informazioni abbiamo ottenuto un incontro con l’Amministrazione nel quale prima sottolineano le incongruenze della perizia e le irregolarità formali, per proporre in alternativa un intervento ventennale e progressivo che inizi con il riempimento degli spazi già vuoti per precedenti abbattimenti e l’immediata sostituzione solo dei 7-8 alberi considerati compromessi. Per ridurre le spese abbiamo chiesto anche l’adozione dei nuovi alberi da parte di aziende, famiglie, associazioni.

Della vicenda si sono interessati a più riprese i giornali locali: nell’ultimo articolo del gennaio 2017, l’assessore all’ambiente Simone Sartori dichiarava che “gli allarmismi degli ambientalisti sono ingiustificati perché il documento incriminato è solo una perizia spontanea rilasciata della Mediterranea”. Chissà per quale motivo la ditta l’avrà “spontaneamente” rilasciata? La vigilanza delle associazioni hanno di fatto fermato questo scellerato intervento. L’assessore ha affermato che “la perizia ufficiale non è ancora stata commissionata e ogni decisione verrà condivisa con il territorio”. Meno male! Di fatto, i cittadini di Piove di Sacco la stanno ancora aspettando.

La vicenda dimostra come talvolta i Comuni bistrattino il verde pubblico, un bene cui i cittadini danno un grande valore ambientale, paesaggistico, affettivo. Da prendere con le pinze anche il principio dello stesso assessore piovese, secondo cui “ad ogni albero espiantato ne deve corrispondere un altro piantumato”: ovvio, ma questo non deve giustificare facili espianti,  perché ogni nuovo albero impiegherà decenni per raggiungere le dimensioni e le funzioni di quello abbattuto. La sostituzione degli alberi non è un’operazione a bilancio pari, almeno per molti anni, anche se i numeri sono in equilibrio.

 Paolo Agostini – Associazione Spiritus Mundi

Pietro Tessaro – Associazione Comitato Spontaneo Madonna delle Grazie

Stefano Tuzzato –  Legambiente Circolo della Saccisica