Padova svolta: le priorità ambientali per la nuova giunta

elezioni 2017_Sergio Giordani Arturo LorenzioniIl 25 giugno Padova ha deciso di cambiare: Sergio Giordani e Arturo Lorenzoni hanno vinto il ballottaggio contro Bitonci. L’hanno battuto per pochi voti, ma nella nostra città è quasi sempre così.

C’è da considerare anche una furiosa campagna elettorale del sindaco uscente che fra primo e secondo turno ha tirato su tutto quello che poteva recuperare. E per farlo non è certo andando per il sottile, superando costantemente il limite della correttezza.

Cosa cambia oggi dal punto di vista ambientale?

L’eredità lasciata dalla giunta leghista non è certo esaltante. La mobilità sostenibile ne esce malconcia, il consumo di suolo è stato solo uno slogan che ha fatto a pugni con quanto poi deliberato, non si hanno ricordi per quanto riguarda l’aspetto energetico, solo dal punto di vista dei rifiuti è stato fatto qualche piccolo passo avanti con l’estensione del porta a porta.

Lo scenario, ci auguriamo, può virare oggi di centottanta gradi. Spesso si chiede a un nuovo amministratore cosa farà nei primi cento giorni: bisogna ammettere però che le cose da fare sono talmente tante che solo metterle in fila richiede più di qualche settimana. Proviamo comunque a mettere a ragionare per macroaree.

Per quanto riguarda la mobilità sicuramente un atto da mettere in pratica è il ripristino delle corsie preferenziali. Sarebbe importante, al posto di una semplice riattivazione, sedersi a un tavolo con diversi soggetti – autisti, azienda, associazioni, commercianti – e fare un piano delle strade che hanno maggior priorità, arrivando anche ad aumentare i chilometri di corsie preferenziali.

Ad oggi la politica della mobilità è sbilanciata a favore delle auto: è un ambito su cui c’è molto da fare, anche dal punto di vista culturale. Bisognerà ripartire da un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) coraggioso e innovativo, per dare il giusto spazio a modalità di spostamento meno impattanti sull’ambiente e sulla salute delle persone.

Infine, il tema del verde urbano: è importante mettere come priorità il completamento del parco del Basso Isonzo e riattivare il percorso verso la realizzazione del Parco agropaesaggistico, che può diventare la più importante arma contro il consumo di suolo.

Rimane la questione della revisione del Piano di Assetto Territoriale (PAT): sarà difficile che la cosa venga affrontata nei primi tre mesi. Ma noi saremo qui a ricordarlo.

Andrea Ragona – Presidente Legambiente Padova