Dark economy a Nordest: rifiuti, cemento e malaffare

73-74Martedì 19 marzo alle ore 17.30 presso la libreria Feltrinelli di Mestre (piazza XXVII Ottobre) si terrà la presentazione del numero 73-74 della rivista Meridiana dedicato alle ecocamorre.

Numerose inchieste sul traffico illecito di rifiuti hanno dimostrato come il Veneto e il suo sistema produttivo – almeno in alcune sue parti – sia stato coinvolto in dinamiche di veri e propri crimini ambientali. Sullo sfondo, in un ruolo ancora non ben definito, le attività delle organizzazioni criminali che comunque presidiano, ancor oggi, sul territorio interessi nel settore dello smaltimento dei rifiuti.

Questo numero della rivista Meridiana contiene una serie di saggi articolati sul fenomeno delle ecocamorre, volti a chiarire le complicate relazioni di interdipendenza tra camorra e contesti di riferimento. L’attenzione è concentrata sulla questione dei rifiuti perchè le difficoltà nelle scelte organizzative ed amministrative e nella realizzazione di un sistema integrato e compiuto del ciclo di rifiuti rendono questo settore uno dei più vulnerabili all’infiltrazioni della criminalità e alla diffusione di pratiche illegali.

“I numeri nel Veneto dell’illegalità ambientale nel 2011: 856 infrazioni accertate, 930 persone denunciate, 195 sequestri effettuati. La nostra Regione sale nella classifica degli illeciti nel settore dei rifiuti dal quattordicesimo all’undicesimo posto con 237 illeciti, 278 persone denunciate, 54 sequestri effettuati , mentre la provincia di Venezia si piazza al settimo posto tra tutte le province italiane con 113 illeciti accertati”. Iniziava così il comunicato stampa di Legambiente Veneto nel luglio 2012 per la presentazione di Ecomafia 2012 le storie e i numeri della criminalità ambientale, il rapporto nazionale annuale.

Negli anni sono cambiate le rotte dei rifiuti e le modalità operative, sempre più caratterizzate da processi di compenetrazione e ibridazione tra circuiti leciti e illeciti. È in questa area che troviamo i veri punti di forza e le ragioni del successo delle ecocamorre, divenute un attore di primo piano, almeno al sud, nella stessa governance degli assetti territoriali. È possibile indicare percorsi di uscita da Gomorra. La strada è quella di avviare progetti pubblici e partecipati di riconquista, recupero e governo del territorio.

All’incontro su Traffico di rifiuti e organizzazioni criminali tra nord e sud Italia di martedì 19 saranno presenti Isaia Sales, docente di storia della criminalità – università di Napoli, Rocco Sciarrone, sociologo – università di Torino, Gabriella Corona, istituto di studi sulle società del Mediterraneo – Napoli, Gianfranco Bettin, assessore all’ambiente e alla città sostenibile – Comune di Venezia e Gianni Belloni, osservatorio ambiente e legalità – Venezia. E’ il primo di una serie di cinque appuntamenti promossi dall’Osservatorio “Ambiente e Legalità” di Venezia, progetto di Legambiente Veneto sostenuto dal Comune di Venezia. Gli altri quattro incontri previsti da qui al 9 maggio parleranno di problemi connessi ai rifiuti come il riciclo di denaro, la corruzione, la cementificazione e l’abusivismo edilizio e i danni ambientali collegati.

Per maggiori informazioni su date e luoghi dei successivi incontri potete  consultare il sito:  www.osservatorioambientelegalitavenezia.it .

Legambiente Veneto

sintesi a cura della redazione di Ecopolis