Cohousing a Sacro Cuore: un sogno che diventà realtà

cohousing san bellino_padovaCohousing ecologico in via Adige: il progetto diventa realtà.

Quattro giovani famiglie, un vecchia casa colonica alle porte di Padova, un sogno: prende vita così, in via Adige (zona Sacro Cuore), il primo progetto di (e)cohousing, aprifila di un vero e proprio sistema di co-abitazioni collegate da una pista ciclabile paesaggistica.

Si tratta di un casolare di circa 600 m2, circondato da altri 3000 m2 di terreno agricolo, in una via che vanta la presenza di molti altri casolari e di villette. I proprietari sono intenzionati a preservare questo grande polmone verde ed evitare un ulteriore consumo di suolo.

Costruito a cavallo tra 1800 e 1900, il casolare verrà ristrutturato nel rispetto dell’architettura rurale, riprendendo l’identità del luogo e promuovendo l’autosufficienza alimentare e energetica.

In particolare, circa 1000 m2 di terreno saranno destinati a orti urbani:accantoalla coltivazione di verdure di stagione rinascerà l’antico frutteto e forse ci sarà spazio anche per una piccola serra.

Il riscaldamento sarà garantito da pannelli fotovoltaici per l’energia, pannelli solari per l’acqua e stufe a pellet. Per limitare ulteriormente l’inquinamento, si sta valutando l’ipotesi di un impianto geotermico, un sistema che permette di sfruttare la temperatura costante del sottosuolo.

L’esempio più evidente di rispetto dell’architettura rurale sarà la stalla, rimessa a nuovo con mattoni crudi, proprio come si faceva quando ancora non esistevano le fornaci. Questi 200 m2 diventeranno uno spazio di condivisione aperto alle esigenze della comunità. Una comunità che ha già accolto con grande entusiasmo il progetto di queste quattro coraggiose famiglie quando, qualche mese fa, il parroco di San Bellino ha dato loro il benvenuto nel corso di una consueta celebrazione domenicale. E così quella stalla diventerà – ad esempio – un ambiente nel quale i bambini potranno fare i compiti o studiare. Eh già, perché le nostre quattro famiglie hanno in media 3 figli ciascuna e pare siano davvero liete di accogliere altri bimbi!

Ma chi ha aiutato questi giovani a realizzare concretamente tutto ciò? Si tratta del già noto comitato Vivere bene a San Bellino che ben presto diventerà una vera e propria associazione, Padova Co-housing Project. L’architetto Antonio Huaroto, impegnato da anni in progetti di riqualificazione del territorio cittadino, ha precisato che l’intenzione è quella di intervenire, se necessario, per guidare alla condivisione ed evitare il degrado.

Una lotta al degrado efficace è tangibile già ora: il viale principale della casa, circa 200 m di pini marittimi, non sembra più lo stesso. I neoproprietari l’hanno ripulito personalmente e ora quel luogo non ha più nulla a che fare col vecchio casolare frequentato da spacciatori e senza fissa dimora.

Ma Huaroto va oltre e sogna una vera e propria rete di cohousing in via Adige. Altri proprietari hanno accolto la sua idea e vogliono impegnarsi trasformarla in realtà. «Nel 1999 è stata chiusa la strada che collegava San Bellino a Sacro Cuore – ci racconta l’architetto – sarebbe bellissimo costruire una pista ciclabile senza cemento, una strada bianca, illuminata dai lampioni la sera, e magari con qualche cartellone che spieghi la storia della via e della zona. Una vera ciclabile paesaggistica tra Sacro Cuore e San Bellino». Sono già state raccolte 150 firme!!!

Non resta che fare i complimenti a chi ha trovato il coraggio di impegnarsi e unire le forze per dare vita ad una casa colonica volta a diventare punto di riferimento per la comunità intera, simbolo di una lotta intelligente al degrado e di una cultura della solidarietà e dell’autosufficienza.

Laura Fasanetto, redazione di ecopolis

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