SOS Rosarno. Salario diritti e dignità per i lavoratori della terra

sos-rosarno_padovaSiamo 12 soci, di cui 9 soci lavoratori a tempo indeterminato, per metà africani e per metà “nativi”. E’ la Cooperativa Sociale “Mani e terra Onlus” che gestisce in toto la campagna SOS Rosarno.

Agrumi, marmellate e olio extravergine di oliva sono certificati bio. Sono coltivati dalla piccola cooperativa certificata bio I Frutti del Sole. I formaggi e gli insaccati che arricchiscono il nostro paniere assieme al miele, non hanno certificazione biologica ma vengono prodotti con metodi di fatto biologici, da una piccola azienda a conduzione familiare di Monte Poro, che alleva gli animali in modo sano, giusto e naturale e coltiva nei propri terreni il foraggio di cui gli stessi si cibano.

La nostra vocazione sociale si accompagna a quella biologica perchè non vogliamo essere corresponsabili della produzione di quelle 175 sostanze, tra fungicidi , pesticidi e insetticidi di cui parla il rapporto dell’ISPRA sullo stato delle acque nel nostro Paese e vogliamo fare la nostra parte per difendere l’ambiente, la salute di chi lavora e quella di chi mangia.

Siamo una realtà piccola e giovane, siamo determinatissimi nel proseguire in questo tentativo di costruzione di un modello sociale ed economico alternativo e il vostro sostegno vogliamo meritarcelo, producendo e mandando cose buone”.

Inizia così l’auto presentazione della campagna “SOS. ROSARNO”, iniziativa imprenditoriale che ha le sue radici nelle rivolte di Nardò (Le) e Rosarno (RC), dove alcuni anni fa centinaia di braccianti hanno dato vita a delle clamorose proteste e scioperi contro lo sfruttamento del caporalato, del lavoro nero e per un salario più dignitoso.

A Padova da sei anni AltragricolturaNordest, attraverso il proprio g.a.s. “Il ciclo corto” organizza la distribuzione dei prodotti di SOS Rosarno, per due motivi: sostenere i braccianti migranti che un sistema feroce ricaccia periodicamente nelle campagne del Sud e contemporaneamente far sì che si vendano agrumi ed altri prodotti agricoli ad un prezzo giusto, tale da permettere l’assunzione regolare dei lavoratori, che con i loro guadagni vanno ad alimentare l’economia locale, affittando case, facendo la spesa, sostenendo l’agricoltura sana…e arricchendo il territorio di intelligenze e cultura. Un circolo virtuoso, l’unico in grado di sconfiggere le mafie e lo sfruttamento.

Tuttavia chi aderisce alla campagna fa molto di più. L’associazione SOS Rosarno infatti è impegnata a rafforzare progetti simili in altre regioni d’Italia e a valorizzare cooperative di piccoli produttori e trasformatori di qualità.

Con il “fondo di solidarietà” (ribattezzato “quota per l’alternativa”),alimentato da una quota del prezzo di ogni prodotto, vengono finanziate altri progetti e lotte con cui l’associazione si identifica: in particolare quelle contro la devastazione dell’ambiente, il saccheggio dei territori, l’esproprio della ricchezza e della democrazia (con la fabbrica recuperata Ri-Maflow di Trezzano sul Naviglio, i NOTAV in Valsusa, alle Comunità di San Benedetto al Porto, ai progetti di passata di pomodoro solidale di Venosa, Foggia e Cosenza, alle realtà siciliane delle Madonie e di Campobello di Mazzara, per la città curda di Kobane). Tutto avviene con la massima trasparenza (vedi qui il paniere e il listino prezzi) visto che la “quota per l’alternativa” – e tutte le altre voci che formano il prezzo dei prodotti – così come la scelta delle organizzazioni e delle lotte che vengono sostenute sono ampiamente rese pubbliche nei documenti e nel sito dell’associazione.

Altragricoltura Nord Est

i prodotti di SOS Rosarno saranno in distribuzione dal 1 al 3 febbraio nella piazze di Padova ed attraverso numerosi g.a.s. Per informazioni: infogas@altragricolturanordest.it oppure telefonando allo 049 7380587

One thought on “SOS Rosarno. Salario diritti e dignità per i lavoratori della terra

  1. dal Mattino di oggi: “La malavita organizzata ora si cela dietro intraprendenti agenti di commercio in grado di stringere relazioni con i gruppi della grande distribuzione come Alì, Lando, Bennet. Ma quanto marcio c’è dietro quelle clementine calabresi. […] Piromalli è considerato il “socio occulto” delle società OrtoPiazzolla, attraverso cui curava la distribuzione di agrumi anche in Veneto e Friuli. Così riusciva a gestire le attività di riciclaggio dei proventi della cosca. Il Veneto si sveglia e scopre che le infiltrazioni sono ormai una solida realtà. Padova scopre che il magazzino 46 di Interporto è concesso in affitto a una ditta della ’ndrangheta”.
    Male, molto male: non avevo dubbi, avrei comprato gli agrumi di SOS Rosarno. Ora leggendo tutto questo ne comprerò il doppio!!!!

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